Sunday, May 29, 2016

Recessione come viverla allegramente


Vi siete accorti che siamo in recessione, vero? Altre che accorti! La viviamo sulla nostra pelle, la guardiamo nel nostro armadio, ormai stanco di vedere gli stessi abiti da un anno all’altro; nel frigorifero contenente sempre più spesso cibi acquistati al discount o in offerta!
Ma non facciamola divenire “Depressione”, però. Abbiamo la nostra fantasia, la nostra creatività, il nostro vissuto. In questo periodo, come mai prima, dobbiamo usarli.
Guardiamo dunque ai tempi passati, alle esperienze già vissute ricordando il positivo di quei giorni.
Non si potranno certamente annullare i dolori, le perdite, le sconfitte. No, non devono essere dimenticate, ma divenire parte di un bagaglio che ci possa insegnare che tutto è crescita e che noi dobbiamo vivere per chi non c'è più, e per sconfiggere persone, gesti, fatti, che ci hanno fatto male, non con la loro stessa moneta, ma con serietà, serenità, forza dell’intelligenza, della cultura.
Una volta c'era “l’Austerity”?io ero piccolo non l'ho vissuta ma mi raccontavano : Non c’erano sfilate di moda o partite di calcio ad avere sconti… tutti a piedi o in bici. Ma che belle le domeniche nei dintorni dei paesi, “guardando” e toccando la strada e i paesaggi, non sfiorandoli da un finestrino di un auto.
Le nostre nonne cucivano, cucinavano, creavano in casa.
La nostra casa è il luogo più bello del mondo, se la colmiamo dei particolari, degli oggetti, dei profumi che amiamo.
Può essere piena di disordine, come la nostra mente, oppure, un nido di serenità. ,
Ogni persona ha i propri gusti personali, per fortuna, ma i fiori, le fotografie dei nostri cari, i colori che più ci piacciono, se li spargiamo attorno a noi, possono solo farci stare bene. Quando si entra in una casa sono gli odori ed i colori a raccontarcela. Il profumo di una torta al cioccolato nel forno, o delle essenze bruciate nel diffusore sono il biglietto da visita di chi vi abita.
Recessione vero? Ma che importa comprare i bignè in pasticceria… ormai non sono più una festa, come quando da bimbi arrivava la "zia" con il pacchetto infiocchettato: sono quotidianità della colazione al bar. Proviamo a profumare la nostra casa di dolce, preparando una torta .
Il profumo della frittata e della polenta, di domenica... qualche euro e la festa è servita!
Perché non torniamo ad apparecchiare la tavola, tutti i giorni, con le stoviglie più belle: con la tovaglia di cotone (la lavatrice si carica ugualmente, non sarà una tovaglia in più a rubarci tempo o detersivi). I tovaglioli? Vada per quelli di carta ma di un colore abbinato all’insieme. Basta solo un po’ di attenzione ed i particolari faranno la differenza e la festa.
Abbiamo tutti ormai il cellulare che oltre a fare il suo lavoro di telefono, scatta anche fotografie: usiamolo allora! Ma fotografiamo solo sorrisi… qualche centesimo per la stampa e la casa sarà piena della serenità delle persone che amiamo: nei momenti di sconforto spesso basta guardarle e sorridere con loro.
Una parete arancio o gialla porterà il sole in casa; le ante lasciamole aperte, non socchiuse perchè "i vicini ci guardano". Chi se ne frega: potranno solo vedere una casa bella e serena!
I nostri amici suoneranno il campanello sempre più spesso, magari con un dolce alla crema, rigorosamente fatto in casa, per i bambini, per contraccambiare la torta al cioccolato della domenica precedente.
La nostra casa è il posto più bello del mondo. Del nostro piccolo mondo… Recessione, sei invitata a casa mia!

A passeggio nel bosco


Stamattina mi sono alzato di buon ora per andare a fare due passi qua e la e giro senza meta pensando a quando la consapevolezza di me,dell'oggi giungera',mi sento un po' offuscato.Allora entro nel bosco subito mi si presentano grandi prati verdi verde speranza si proprio lei tanta me ne serve.
Ripenso a una lettera importante che dovrebbe arrivare ma non arriva e il pensiero mi fa un po' rattristare ma sono uscito per stare bene e distogliere la mente dai pensieri cattivi.Vedo che la natura e' piuttosto verde e decido di tirare fuori un sigaro,lo taglio e con difficolta' causa vento lo accendo e lentamente me lo gusto.Passeggio e cambia il paesaggio ancora qualche campo è morto nudo pronto a vestirsi di verde pronto a tornare a vivere la terra sembra non finire inghiottita da un cielo nero/cupo pronto a ricevere la ninfa della vita che la terra vorra fargli vedere e si tra poco arriva un bel temporale,ma non mi spaventa bagnarmi tanto piu' che tutto bagnato cosa posso essere?Ma ecco che nuova vita esce allo scoperto dei nuovi fiori che sbocciano anche se non c'e' il sole a riscaldarli uno spettacolo della natura un due tre ecco come nasce un fiore tutto ciò mi fa riflettere a volte basta poco perchè una giornata nera si trasformi in una tenua splendida giornata a colori ora dopo questa splendida passeggiata nel bosco ritorno verso casa con qualche pensiero negativo in meno e tanto amore in più dentro di me l'amore della solitudine che non ti tradisce e non ti lascia mai.E che la puoi ritrovare in una passeggiata in un bosco anche con tempo ostile.Solitudine che ti invita a riflettere a meditare sul senso profondo della vita,sul tuo rapporto con il tuo IO e con altre cose terrene.

Sunday, May 22, 2016

Tristezza


Oggi e' stata una giornata piacevole per meta' giornata fino all'ora di pranzo poi dopo pranzo le tenebre.E dire che in mattinata ho visto dei miei pargoli deporre le uova e la cosa mi ha allietato.Che poi non si sa come mai tutte depongono le uova gli stessi 2 o 3 giorni.Ah misteri di madre natura.Ho provato ad uscire un po' fino al tabacchino che oggi che e' domenica devo andare a un ristorante qui vicino che fa anche da bar/tabacchi.C'era un sacco di gente che si divertiva,forse volevo andare anche io a pranzo fuori?Poi come tutte le volte sento la nostalgia di casa e il cibo del ristorante mi fa curioso.Sono andato allora al bar dove vado sempre non c'era molta gente fuori erano tutti impegnati a vedere la moto gp cosa che a me interessa e forse no dipende dai momenti.Ho scambiato 4 chiacchere con un vecchietto che mi da sempre qualche consiglio,poi se ne e' andato.E' passato un altro uomo anziano e mi dice "dai coraggio su con la vita" ed allora mi sono un po' vergognato pensando che il mio stato d'animo si potesse percepire e sono tornato a casa al pc.Dovevo fare un incontro ma questa persona sentendomi al telefono mi dice "sento che stai poco bene ci vediamo un altro giorno"......telepatia via telefono.Aspetto l'ora di cena e dovrei farmi anche la barba e non ne ho voglia.Domani saro' nella mia piccola comunita' vediamo se l'animo si risolleva.Un giorno triste un giorno da cancellare.

Mi sento triste. Sola. Infelice come non lo sono mai stato.
Mi sento depresso, non mi va più di fare niente. Qualsiasi cosa. Vedo il mio futuro da solo come l’unica salvezza per stare bene.. ma poi, quando sto solo, sto male. Mi manca la vicinanza di qualcuno. Sono la classica persona che quando è solo vuole qualcuno accanto e quando ha qualcuno accanto vuole stare solo. Da un anno sono impegnato 3 volte alla settimana, quando sono lì voglio tornare nella mia cameretta e quando sono nella mia cameretta voglio tornare a li. Mi stanco delle cose subito. Quando vivo un bel momento, non penso a godermelo, ma penso a quando finirà e a cosa mi darà dopo averlo fatto. Mi fisso sulle cose e mi ci perdo per ore e ore a pensarci. Ma poi mi rendo conto che alla fine la vita è questa: condividere qualcosa con qualcuno, volergli bene e stare con lui. E allora la crisi, per un po’ mi convinco che deve essere così ma sta cosa mi uccide perché io scappo da tutto e tutti.Ho sempre avuto tutto e tutti. Tutto facile, da amici, parenti o fidanzate che siano. Tutti dicono che devo equilibrarmi, che devo trovare una stabilità ma forse è proprio la stabilità che a me spaventa. La routine mi terrorizza. 

Saturday, May 21, 2016

Voglia di vivere


Sono neutro a tutto e tutti mi sto rendendo conto solo adesso che non sono una persona normale,che si comporta e vive come fanno tutti gli altri.Ho 39 anni,quindi credo che la voglia di vivere di comportarmi come i miei coetanei è di regola che ci sia,e invece no. Per me ogni cosa è indifferente, riesco solo ad alzare le spalle. Quando sono con altre persone che si stupiscono per tantissime cose,che si emozionano,che si strabiliano,che sentono qualcosa quando vedono delle cose che gli interessano,io non provo lo stesso,per me va bene sempre tutto,alla stessa maniera. una cosa che magari è bella e che puo suscitare forti emozioni, bè si per me è bella,ma niente di che non so esattamente come spiegare.Ho perso la voglia di fare cose,Ieri sera ho preferito starmene a casa che andare ad una serata tra amici in discoteca ,quando non ci sarebbe stata meglio occasione per consocere gente,vedere tante cose interessanti,e divertirmi.E invece niente,e mi succede sempre,le persone è come se mi mettessero ansia.C'e' chi dice che io do sempre tutto per scontato,che sono molto menefreghista,ma io prima non ero cosi,provo a spiegarglo che io non mi sento felice,perche dopo mi rendo conto.Oltre a questo c'è anche il fatto che mi sento inferiore a tutti, trovo tutti piu belli di me,piu interessanti di me, l'unica esperienza che mi rilassa pur non sapendo nuotare e' la piscina ma forse anche li e' merito di una istruttrice che ha caratteristiche di psicoterapeuta, 
E forse tutto questo sentirmi inferiore è proprio perche io sono morto,e vedo loro che fanno tante cose,si interessano,viaggiano,quindi è una cosa che mi sono cercato da solo,queste sono le conseguenze del mio comportamento neutro,sentirmi inferiore a tutti. 
Sono sicuro che prima o poi i miei amici,troveranno persone piu interessanti di me,che riescono a fare un sorriso e ogni tanto a trovare bello ed eccitante qualcosa.
vorrei sparire a volte.Vorrei essere come quelli che ividio.Vorrei essere diverso,vorrei essere normale e provare emozioni,stupirmi per qualcosa e non far pensare alla gente che tutto per me è scontato,perche per me tutto questo è un problema grave.
Piango ogni giorno,dormo male,ho degli attacchi di panico,ho paura del giudizio degli altri,di fare schifo a tutti,anche ai miei genitori,ho paura continuamente, Non sono mai contento,oppure sono contento senza fare assolutamente niente,faccio finta di vivere una vita normale indossando una maschera che molte volte viene smascherata.

Però sono arrivato al punto di dire che è solo per colpa mia,proprio perche mi sto rendendo conto,sto aprendo gli occhi,perche quando vengono a dirmi che io mi accontento,sento che non è questo il punto.Il punto è che io sono infelice di questo e che vorrei tanto tornare a stare bene e di conseguenza a far stare bene gli altri.Se ci penso bene non mi manca nemmeno niente,ho degli hobby interessanti,ho una famiglia splendida che mi sostiene.
Però nonostante le loro dimostrazioni di amore io sono sicuro di fargli schifo.
Sono sicuro che tutti gli altri che vedo sono migliori per qualcosa,e quindi provo un profondo odio contro me stesso,penso di essere brutto,di non essere interessante,invidio tutto,mi voglio vestire come loro.faccio cose veramente assurde.e il punto è che succede tutto questo perche io sono morto,alla fine perche non potrei fare le stesse cose che fanno loro?
Perche' non potrei prendere certe occasioni che la vita mi da invece di farle scivolare via?
io non sono mai felice,io non sorrido,io trovo tutto maledettamente uguale,che sia oro o che sia carbone,per me va bene uguale.Tutti si sorprendono e io come un sasso,quando qualcuno mi chiede ti piace?io si...ma si,un si come potrebbe essere un no.A volte mi viene anche da pensare che se fossi morta sarebbe meglio per tutti,perche sono solo una bugiardo,che nessuno mi vuole bene,che tanto per un motivo o un altro io sono peggio.

Thursday, May 12, 2016

La direzione della vita


Sono passati ben sei anni da quando ho intrapreso il cammino della terapia anche se alle volte avrei voluto smettere poiché mi sono reso conto che mi avrebbe portato a fare qualcosa che non mi piace, almeno questa è stata la motivazione che davo.Sei anni dall'inizio di un cammino serio in realta' era gia dal 1997 che avevo avuto sensore di qualcosa in me che forse andava corretto.Cosi' mi dissero anche alla visita del militare(eh si sono stato uno degli ultimi scaglioni che si dovevano presentare per la visita per la leva obbligatoria).
Ma poi e' nata la motivazione l'orgoglio personale.
Adesso pero' mi ritrovo a non sapere che fare della mia vita, continuare gli studi scegliendo un corso professionale come ho gia' fatto lo vedo impegnativo mentre di cercare un lavoro non se ne parla a causa dei miei problemi.
Non riesco a capire cosa voglio dalla mia vita, e per questo non riesco a prendere una delle decisioni più importanti.
Non ho passioni, sono più o meno bravo in tutto quindi scegliere un indirizzo nel mondo lo trovo impossibile sai quando in pratica sai fare un po' di tutto , infondo non sai fare niente. Ci penso da un bel po' ormai, e non riesco a vedere il mio futuro. Penso che alla fine cederò ancora e alla fine non sapendo cosa fare andrò in cerca di un qualsiasi hobby o volontariato se non lo trovo stimolante.Se chiudo gli occhi e penso a come potrei essere tra 10 anni io non vedo niente attorno a me e non riesco nemmeno a vedere me stesso...nero assoluto..
I consigli non mi aiutano e forse anche scrivere non mi aiutera'.
Cosa posso fare? 
Non so più cosa fare e come trovare la mia strada con tutta questa mia insicurezza indecisione e pressione.
Mi hanno parlato di quanto sia importante non arrendersi mai, non mollare la presa e continuare a lottare, sempre e comunque.
Ci chiedono sempre di pensare a cosa ci renderà felici, a cosa ci farà stare bene, a cosa ci darà piacere. Queste sono domande semplici. Bisognerebbe chiedersi invece per cosa sono disposto a soffrire, a fare sacrifici, a lottare con le unghie e con i denti, perché sono queste le cose davvero importanti nella vita.E come fare per trovare una motivazione forte nella mia vita? Mi reputo una persona abbastanza intelligente ma poco coraggiosa, anche se non attribuisco molta importanza al coraggio. Penso che il coraggio sia conoscere ciò che è giusto e ciò che è importante e seguirlo fino in fondo, ma come faccio a conoscerlo? Io che sono in costante conflitto con il mio "essere" , il mio "IO".Ho bisogno di princìpi stabili e di un punto di riferimento spirituale: sono religioso, non credo nella chiesa come istituzione: è troppo poco spirituale, troppo immischiata con le questioni del mondo, a molti preti non interessa veramente l’anima dei fedeli ma solo che abbiano un aspetto rispettabile.Per fortuna non tutti i preti sono cosi'.Mi dicono di fare cosi:Pensa a quella singola cosa che vuoi fare più di ogni altra. Il tuo sogno, il tuo grande obiettivo. Pensaci ora.Non lo sai? Sbagliato. Non ci credo. Non mi importa quanto sia difficile, quanto sia oscuro il percorso. Non mi importa se vuoi diventare il prossimo presidente del consiglio. Trova il tuo sogno, non pensare ancora a come realizzarlo.Fatto? Bravo, adesso sei al livello di tutti gli altri. Perché, sai…Il 97% delle persone fa finta di vivere, fa finta di studiare, fa finta di inseguire il proprio sogno. L’unica cosa che queste persone fanno per davvero è morire, morire senza avere mai vissuto.
Infondo a oggi non vedo la vita anche per ovvi motivi come :casa,famiglia,macchina,buon lavoro,passatempo nei week end.Cosi' fa la massa e a me la massa da fastidio mi sa di mediocrita' fin dal tempo che ho letto "La Coscienza di Zeno" e "Siddarta"
Credo di fare parte anche per dono ricevuto del 3% del totale in pratica quelle persone che non si accontentano. Quelle che non vedono la vita come una strada ma come una montagna russa.Sì che voglio prendere una decisione. È la mia vita, forse l’unica cosa di cui sono pienamente in controllo. Posso essere uno qualsiasi, o posso sputare sangue per diventare un essere fantastico. Fantastico “dentro” e "fuori". Quello che sono dentro conta solo nella misura in cui influisce su quello che sono fuori.
Mi sono messo allo specchio oggi ho fatto un po' di A,B,C e credo di avere raggiunto un obbiettivo:non voglio essere parte della massa.Le decisoni sono dure e il costante conflitto con il nostro essere "IO" che in molte persone e' piu' pronunciato in altre e' proprio assente non favorisce l'impresa.Comincio a vedere senza fare passi troppo lunghi la mia vita tra 1 o 2 anni e' gia' qualcosa.

“È una giornata troppo perfetta, mi tocca rimanere in casa.”

"Ma la cosa più importante resta la mentalità. Finché sei convinto di potercela fare, finché sei motivato, finché lavori tutti i giorni sul tuo progetto, non potrai fallire. Potrebbe volerci più tempo se non hai le tecniche giuste, ma ce la farai. Supererai tutte le difficoltà e alla fine potrai dire sì, sono l’uomo più felice del mondo."

Wednesday, May 11, 2016

Malinconia,crisi di identita'


ho 39 anni e sono maschio eterosessuale , single e senza figli.
Come da titolo è diverso tempo (si parla ormai di almeno 4 anni ) che alterno giornate OK con giornate all'insegna dell'apatia e della malinconia.
Non so più chi o cosa sono. 
Non sono mai stato da giovane un ''rimorchiatore di donne'', un latin-lover, un paly-boy... anzi, sono un tipo timido e riservato,affascinato dalle donne.Ma nello stesso tempo ne ero anche intimidito: le ragazze che mi conoscono dicono che sono un tipo dolce e da sposare.
Da quando sono entrato in un lungo periodo di depressione, mi sono accorto di aver perso qualsiasi punto di riferimento e sono andato in crisi d'identità.
Tutte le mie certezze sono andate in fumo; i miei castelli che io credevo essere di solida pietra,si sono rivelati di fragile sabbia e sono stati spazzati via in men che non si dica da uno “Tsunami” di enormi dimensioni sia in campo emotivo,che affettivo e per quello che riguarda la vita reale(hobby,lavoro,occupazioni).
Alla ricerca di me ,ho letto diversi libri di psicologia,spiritualità,filosofia che indubbiamente mi hanno aiutato a tirarmi su e a farmi un 'idea sul mondo.Ed ho capito che e' il continuo conflitto con il mio IO che mi taglia le gambe nella vita.
Sono stato attratto dalle ragazze della mia eta' o poco piu' giovani senza ombra di dubbio ma anche dalle donne piu' mature le quali sanno forse comprendere meglio certi stati d'animo avendoli sfiorati o provati.
Il rovescio della medaglia che c'è sempre, è che tutto questo m'ha portato a alimentare ulteriori interrogativi su chi o cosa sono realmente io, nonché accorgersi di quanto sia facile per una donna rimorchiare e questo ha alimentato ancor di più il mio interesse nei loro confronti.
Mi piacerebbe essere ammirato e amato ,sopratutto dalle donne: quell'attenzione che non ho mai avuto e che ho sempre desiderato.
Il mio sogno è quello di abitare un mondo dove le persone possono essere ciò che vogliono e andare in giro vestite come meglio aggrada loro senza privazioni di sorta.
La società impedisce alle persone di essere sé stesse, pena l'isolamento e la solitudine a vita.
La delusione e le ferite che ho subito, anche se adesso sono rimarginate certo non mi aiutano a avere un buon rapporto con ''l'altro sesso'' ma dare la colpa agli altri mi sembra riduttivo...
No, la malinconia non è semplicemente lo spleen (parola inglese che indica un particolare stato d'animo, fatto di tristezza, disperazione, incapacità di avere un rapporto attivo con il mondo esterno, di angoscia esistenziale) che si ritrova negli artisti. Si tratta di una malattia a tutti gli effetti.
Nei momenti di "lucidità" mi rendo conto che ci sono persone che stanno peggio di me....purtroppo però è più forte di me questo malessere interiore,non lo controllo,quindi quando cado giù non riesco a vedere niente con razionalità.E sinceramente non avere a proprio fianco chi ti capisce ti butta ancora piu' giu' o avere a fianco chi vorrebbe vivere una vita frenetica e tu non ne hai le forze che spesso viene spacciata come mancanza di volonta'.


Tuesday, May 10, 2016

tristezza infinita


ciao a tutti,
è la seconda volta forse che parlo di cio' ma ricorrendo ne parlo volentieri con voi. Ma quando sto male vengo qua e leggo il mio passato,cosa mi succedeva e cosa provavo e cosa scrivevo 1,2,3 anni fa.. mi fa sentire meno solo e spesso mi ricarica sentire il pensiero positivo degli altri che commentano i miei post o qui sul blog o da altre parti.

Sto attraversando un periodo orribile, mi sento infelice e triste. Spesso piango e la mattina faccio fatica ad alzarmi, mi sento scoraggiato e mi pervade subito un senso di tristezza immenso.
Poi magari esco o passo un oretta lieta o mi sfogo con qualcuno e mi passa. Ma solo per un pò. Alle volte stare anche da solo a riflettere mi aiuta un po'.

La cosa brutta però è che ultimamente mi sento geloso degli altri, di chi vedo sorridere. Invidio anche alcuni amici che in questo periodo stanno bene. E questo mi fa molto male.

A volte vorrei essere come loro. Mi sembrano MIGLIORI ed hanno una VITA MIGLIORE.

Mi sento disperato, tutto mi spaventa e quando sono in mezzo agli altri mi sforzo di nascondere tutto e di essere allegro. Ma è difficilissimo!.Forse e' anche per questo che evito la folla o le uscite con amici in compagnia.

Riesco a stare da solo ma sto malissimo in mezzo agli altri a menochè non si parli di me e dei miei problemi.
Mi sembra di avere intorno solo gente superficiale che si accorge poco del mio malessere,dei miei sentimenti.

A volte mi capita di voler morire. Ma non posso farlo. Farei del male a chi mi vuole bene e ci sono tante persone che so che mi vogliono bene.

Sono io che mi voglio male forse, che non mi accontento mai, che non so mai essere contento anche se non ho problemi.
Sono malato? Ho paura di ammalarmi? Mi scoppia la testa. 

Lunedi ho visto una casa famiglia per persone come me dove si dovrebbe/potrebbe stare in tranquillita' credo anche nella sofferenza.Le panchinette al fresco , una moka e la tv anche se non c'e' poco mi cambia.Mi sta venendo in mente l'idea della casa famiglia,forse si,provare e vedere come va 

Pero' e' vero anche che tutti noi abbiamo una storia, e che si o meno determinata non ci interessa. Quello che sappiamo è che noi siamo ciò che siamo. Perchè gli altri dovrebbereo essere meglio di me?
Inoltre ho delle risorse, tutti abbiamo delle risorse anche se spesso ho l'iniziativa e poi mi fa fatica metterla in pratica e rimando e rimando. 

E' inutile rimaneggiare sugli aspetti negativi che ci creiamo. Ricordiamo che la mattina ci parla. Stanchezza e apatia ci accompagnano in questa vita qualunquistica quando sadicamente facciamo cose non compatibili con il nostro Io profondo.E' l'eterno conflitto con il mio IO che mi devia la mente


è da un pò di tempo che mi sembra che il mondo mi abbia voltato le spalle, mi sento solo, mi capita spesso di piangere anche senza un motivo preciso, in teoria dovrei essere piuttosto felice e invece no, ci sono delle volte che vorrei urlare fino allo sfinimento e stare in compagnia dei miei amici non mi aiuta anche lì devo indossare una sorta di maschera felice. in famiglia non sopporto nessuno praticamente, sono sempre stata un ragazzo tranquillo e anche nell'adolescenza stavo bene in casa mia non ho mai avuto litigate o discussioni particolari. nessuno mi riesce a capire perchè come dicevo prima, a ragion di logica non dovrei avere alcun motivo per sentirmi così....e invece lo sono.....e mi sento solo più che mai.....anche se ora la mia vita si sta per stabilizzare.

Bisogna entrare nell'ottica di ciò che abbiamo, non di ciò "ci manca" (nel senso che a volte creiamo noi dei vuoti). la maggior parte dei problemi che condividiamo sono un esternazione di stati d'animo che spesso e volentieri vengono cristallizzati perchè c'è la tendenza a rimaneggiarci sopra a fissarci ossessivamente. Io sono il primo che cade in questo gioco.
Spesso e volentieri penso di essere solo (non è oggettivamente vero), di essere ingenuo ( e anche se fosse) di dipendere da qualcosa e allora?
Ci auto stigmatizziamo da soli. la tristezza infinita, forse, a volte deve starci, il pianto è espellere l'energia negativa. ripeto, proviamo ad accettarci e a liberare il pesante fardello del giudizio che diamo a noi stessi.

Grazie, comunque mi sono sfogato ed ora cercherò di essere meno emotivo e più razionale. E' una crisi. Dopo passa, ma poi ritornerà lo so già.