Sunday, May 29, 2016

Recessione come viverla allegramente


Vi siete accorti che siamo in recessione, vero? Altre che accorti! La viviamo sulla nostra pelle, la guardiamo nel nostro armadio, ormai stanco di vedere gli stessi abiti da un anno all’altro; nel frigorifero contenente sempre più spesso cibi acquistati al discount o in offerta!
Ma non facciamola divenire “Depressione”, però. Abbiamo la nostra fantasia, la nostra creatività, il nostro vissuto. In questo periodo, come mai prima, dobbiamo usarli.
Guardiamo dunque ai tempi passati, alle esperienze già vissute ricordando il positivo di quei giorni.
Non si potranno certamente annullare i dolori, le perdite, le sconfitte. No, non devono essere dimenticate, ma divenire parte di un bagaglio che ci possa insegnare che tutto è crescita e che noi dobbiamo vivere per chi non c'è più, e per sconfiggere persone, gesti, fatti, che ci hanno fatto male, non con la loro stessa moneta, ma con serietà, serenità, forza dell’intelligenza, della cultura.
Una volta c'era “l’Austerity”?io ero piccolo non l'ho vissuta ma mi raccontavano : Non c’erano sfilate di moda o partite di calcio ad avere sconti… tutti a piedi o in bici. Ma che belle le domeniche nei dintorni dei paesi, “guardando” e toccando la strada e i paesaggi, non sfiorandoli da un finestrino di un auto.
Le nostre nonne cucivano, cucinavano, creavano in casa.
La nostra casa è il luogo più bello del mondo, se la colmiamo dei particolari, degli oggetti, dei profumi che amiamo.
Può essere piena di disordine, come la nostra mente, oppure, un nido di serenità. ,
Ogni persona ha i propri gusti personali, per fortuna, ma i fiori, le fotografie dei nostri cari, i colori che più ci piacciono, se li spargiamo attorno a noi, possono solo farci stare bene. Quando si entra in una casa sono gli odori ed i colori a raccontarcela. Il profumo di una torta al cioccolato nel forno, o delle essenze bruciate nel diffusore sono il biglietto da visita di chi vi abita.
Recessione vero? Ma che importa comprare i bignè in pasticceria… ormai non sono più una festa, come quando da bimbi arrivava la "zia" con il pacchetto infiocchettato: sono quotidianità della colazione al bar. Proviamo a profumare la nostra casa di dolce, preparando una torta .
Il profumo della frittata e della polenta, di domenica... qualche euro e la festa è servita!
Perché non torniamo ad apparecchiare la tavola, tutti i giorni, con le stoviglie più belle: con la tovaglia di cotone (la lavatrice si carica ugualmente, non sarà una tovaglia in più a rubarci tempo o detersivi). I tovaglioli? Vada per quelli di carta ma di un colore abbinato all’insieme. Basta solo un po’ di attenzione ed i particolari faranno la differenza e la festa.
Abbiamo tutti ormai il cellulare che oltre a fare il suo lavoro di telefono, scatta anche fotografie: usiamolo allora! Ma fotografiamo solo sorrisi… qualche centesimo per la stampa e la casa sarà piena della serenità delle persone che amiamo: nei momenti di sconforto spesso basta guardarle e sorridere con loro.
Una parete arancio o gialla porterà il sole in casa; le ante lasciamole aperte, non socchiuse perchè "i vicini ci guardano". Chi se ne frega: potranno solo vedere una casa bella e serena!
I nostri amici suoneranno il campanello sempre più spesso, magari con un dolce alla crema, rigorosamente fatto in casa, per i bambini, per contraccambiare la torta al cioccolato della domenica precedente.
La nostra casa è il posto più bello del mondo. Del nostro piccolo mondo… Recessione, sei invitata a casa mia!

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