Monday, July 27, 2009

Pontedera : impianto eolico.


Pontedera : impianto eolico.
Quando passo da pontedera mi affascina sempre l'impianto eolico anche se devo dire che se passo dalla strada e me lo trovo sopra la testa mi fa un po' paura, ma come dice un amico non devo avere paura e' tecnologia nordica affidabile e duratura.





Sunday, July 19, 2009

i tempi cambiano



Assolto dalle accuse di associazione criminale, Michael trama la propria vendetta contro Hyman Roth, che fa uccidere all' aereoporto di Miami. Successivamente, spinge Frank Pentangeli al suicidio in cella, con la promessa di risparmiare la sua famiglia, e fa uccidere Federico da Al Neri sul lago Tahoe.


Da questo grande film si puo' capire che i tempi cambiano....un po' quello che dice sempre un mio carissimo amico che le verita' di oggi possono non essere piu' vere domani e che certi eventi non ti devono colpire o lasciare sorpreso (Solo gli stupidi non cambiano mai opinione. (James Russell Lowell) .In questi giorni di meta' luglio 2 o 3 cose accadute mi hanno lasciato sorpeso...sai quando una cosa che non daresti mai per "certa" accade? non che sia rimasto stupito solo che mi ha lasciato perplesso.Alla fine dunque mi sento un po' risollevato certe convinzioni o metodi di vita che in molti tentavano di indottrinarmi sono risultati vani e la mia strategia anche se poi strategia non e'....e' risultata migliore rispetto a altre.Ci sarebbero molti modi di dire per esprimere un pensiero che oggi non voglio dichiarare in maniera ampia.
Mi fu insegnato che la politica non e' altro che un modo di gestire le cose un po' come un marito o una moglie gestisce la sua famiglia,ma allora e' vero anche l'opposto che certi comportamenti piu' affini alla politica e comunque sempre "corretti" applicati nella vita tra amici e parenti di coppia puo' dare i suoi frutti.I tempi cambiano , nulla ci deve meravigliare mai , niente deve essere dato per scontato anche le cose che sembrano irrealizzabili o assurde.Ma forse e' il bello di questa vita un po' bizzarra e spesso piu' che la vita il destino (beffardo) ci riserva.Ne viene fuori dunque una regola fondamentale "comportarsi bene e con tutti sempre" , quando pero' ti pestano i piedi schiacciare il tuo nemico.
Questo Luglio 2009 lascia un segno indelebile nella mia persona le molte convinzioni che avevo i vari insegnamenti che certi "amici" mi hanno dato sono risultati veri....funzionano e ne sono felice Ora attendo fine agosto per togliermi una soddisfazione enorme e poi posso pure mollare tutti i rancori,non me ne frega piu' niente voglio solo dare una prova di "potere" e non fatta in maniera prepotente peche' non attacco per primo,rispondo a un attacco che mi hanno fatto anche un po' sleale.Sleale ma stupido inventando una bugia talmente stupida che......via prima di dire certe cose pensate,informatevi senno' invece di farmi male mi aiutate ci vuole cosi' tanto a capirlo?

Sono molto felice in questi giorni..............tra poco realizzo quello che volevo

Tuesday, July 14, 2009

Il solito percorso dopo tanti anni.....



Il solito percorso dopo tanti anni.....
Ci incamminiamo lungo il sentiero largo quanto una carrozzabile. Infatti da qui passano i mezzi per gli alpeggi: una volta doveva diventare una strada interpoderale, poi è stata abbandonata. Ora resta la larghezza e un tratto asfaltato a ricordare quella balzana idea! Il primo pezzo, tutto su strada, è all’ombra del bosco. Nonostante l’ora, già un calore umido sale. Proseguiamo un poco. Dobbiamo fermarci a bere, il caldo è terribile!Mi fermo su un tornante a prendere fiato, un po’ di vento mi da sollievo. Proseguo. Se proprio devo stare mele, almeno arrivo al lago! Lì ci sono gli impianti, se non mi passa questo colpo di calore, posso scendere a valle. Al lago ci buttiamo sotto la fontana che c’è nella piazzetta. L’acqua fresca scende nella gola dando refrigerio. Bagno i polsi e le fronte. Mi siedo sulla panchina all’ombra. I ragazzi mi danno dei biscotti. Sgranocchio lentamente, mentre sorseggio altra acqua. Poi optiamo per un caffè al bar, vicino alla funivia. Appena usciamo altra acqua: me ne sarò bevuta un litro in meno di 15 minuti! (La mia salute cagionevole vuole che bevo assumendo fibre molta acqua ed eccolo dunque accontentato) Restiamo poi seduti sul muretto fuori a guardare la nebbia salire, un poco è scura, un poco è bianca. Il sole ogni tanto fa capolino tra le nubi. Intanto il cane del pastore, o meglio del "marghè" ha trovato un altro cane con cui giocare, le loro scaramucce sono divertenti, buffe. Intanto poco distante, a uno dei tavoli, un signore sta elencando le sue "prodezze" in montagna, poi parla dell’Himalaya, di Messner, di tante cose un po’ ardite, ma che sicuramente non proverebbe! Purtroppo dall’aspetto e dai modi sembra il classico "bauscia" milanese, pieno di sé e con i suoi "io sono, io faccio, io qui, io là..." che dicono subito che lui è uno di quelli che non ha neppure fatto il sentiero a salire, ma si è servito della bidonvia! Eppure di gente simile continua ad essercene e sembra moltiplicarsi...mah!Quando finalmente giungiamo sulla strada interpoderale, le scolaresche ci raggiungono. E’ un vociare allegro, ma stona con il silenzio della montagna, con queste rocce che incombono a sinistra e il ruscello che scorre a destra. La strada sembra infinita, lunghissima. Per fortuna giungiamo alla macchina. Il caldo è pazzesco, le gambe non hanno consistenza....sono sulla strada principale mi addentro dentro il boschetto dove c'e' la fontanella solita e mi metto li a riposarmi a bere e a prendere un po' di fresco....madre natura ci vede a mettere una "fontana"...una sorgente di quel tipo nell'interno di un boschetto cosi fatto....e non ci vuole molto a trovare un po' di pace in definitiva a staccare la spina e riposarsi un po senza pensare a chisa' che cosa.......






Siediti sulla riva del fiume e attendi.
Prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.

Sunday, July 12, 2009

A Borgo a Mozzano

Monday, July 06, 2009

m 24 olivetti

a quel tempo si andava tutti in 2 negozi di computer , erano infatti poco diffusi, anche se io ero rimasto affezionato al mio primo negozio di home computer quello in citta' vicino la casa del mio nonno paterno.Lasciato il Vic20 infatti (la parentesi Msx fu negativa per me...) c'era una scelta obbligata o prendere un Amiga o convertirsi ai primi veri Personal Computer Dos.La scelta non fu molto "spontanea" quel pc fu frutto di una trattativa particolare e lo portammo via con un prezzaccio a quel tempo che a ripensarci ora lascerebbe stupito chiunque.Fatto sta che inizio da li la mia avventura con i primi veri Personal Computer.La dotazione del mio m24 era un floppy da 5 pollici e 1/4 , un hard disk da 20 mega gia tutto preinstallato. Con il monitorone a fosfori verdi (credo che la mi avista ne paghi sempre le spese ancora oggi.....)





L'Olivetti M24 fu il primo vero personal computer della Olivetti Italia, prodotto presso lo
stabilimento di Scarmagno: nacque come clone del PC IBM, e per questo motivo ebbe grande
successo su tutti i mercati mondiali, a differenza del precedente M20, che adottava invece
un sistema operativo della Olivetti.A differenza del PC IBM, che adottava il processore i8088 con clock a 4,7 Mhz, l'M24 adottava il più potente i8086, con la velocità di clock di 8 MHz, e si potevano incrementarne le prestazioni diminuendo la velocità di refresh della memoria via software.Prodotto a partire dal 1983, costava circa sei milioni di lire alla data del gennaio 1986,
equivalenti a circa 6.600 € del 2008; veniva fornito a corredo un manuale utente,l'interprete Gw-Basic Olivetti con manuale ed un sistema operativo MS-DOS in versione 2.1.Il PC nasceva con una versione base di scheda grafica CGA (Colour Graphics Adapter) a quattro colori, due unità floppy da 5.25", 360Kbyte single sided ed una memoria RAM massima di 128Kbyte espandibili a 640Kbyte.Sulle prime versioni non era previsto l'installazione di un hard disk, pertanto gli utenti dovevano obbligatoriamente apprendere il sistema operativo MS-DOS pre-installato.Più tardi, alla fine del 1986, da parte di O.P.E. (Olivetti Peripheral Equipment), nacque il primo hard disk per Olivetti M24 in versione interna, che aveva un costo variabile tra i due ed i cinque milioni di lire.Per i tempi era un'ottima macchina, superata in prestazioni solo dalla Apple con il modello del 1985 ed il suo enorme successo fece vendere il sistema in forma OEM per altre ditte: ad esempio la AT&T lo denominò 6300, questo modello, strutturalmente identico all'M24, differiva però nella motherboard, progettata in proprio da AT&T, con a bordo il processore 286 in package ceramico CLCC, oltre ad adottare l'hard disk Seagate ST506, scelta imposta da AT&T, rispetto al prodotto O.P.E.
Si narra di un tempo in cui dalle parti di Cupertino, Steve Jobs, con un manipolo di progettisti hardware e designer, sbirciava nella vicina sede della Olivetti per carpire i segreti di un’azienda che, oltre a rappresentare una punta di diamante mondiale nell’innovazione tecnologica, era un punto di riferimento assoluto anche per il design industriale.Proprio nella prima metà degli anni ‘80, dal genio del R&D Olivetti, nacque il glorioso e vendutissimo M24, primo PC totalmente IBM compatibile in un mercato popolato di quasi-compatibili; un computer che rappresenta secondo molti l’ultima pietra miliare che l’industria informatica italiana sia riuscita a imporre in un settore di lì in poi monopolizzato dai produttori americani ed estremo orientali.In vendita dal 1984, l’M24 raccoglieva l’eredità del precedente M20 (1982), un computer molto avanzato - anche dal punto di vista del design, curato da Ettore Sottsass - ma di scarso successo commerciale, a causa dell’impiego di un’architettura hw/sw proprietaria (CPU Zilog Z-8001, OS PCOS di Olivetti), che lo escludevano dal sempre più ricco parco software per IBM.Memore dell’insuccesso dell’M20, Olivetti sviluppò il successivo M24 con l’obiettivo di essere al 100% compatibile con i PC IBM: detto fatto, il sistema - assemblato presso lo stabilimento di Scarmagno (TO) - garantiva piena compatibilità con le applicazioni Lotus 1-2-3 e MS Flight Simulator, forche caudine per gli altri “compatibili”.Olivetti logo La dotazione hardware prevedeva una CPU Intel 8086 a 8Mhz, più potente del misero 8088 a 4.77Mhz che equipaggiava il più costoso IBM XT, in quanto capace di operare su un bus a 16bit; completavano il quadro ben 7 slot di espansione contro i 3 dell’XT, interfacce seriale e parallela di serie, una tastiera più completa (102 tasti contro gli 83
della tastiera standard IBM), risoluzione video più elevata (fino a 640×400), memoria di
128kb espandibile a 640, 2 floppy da 5 e 1/4 e la possibilità di collegare due hard disk da 10Mb, uno interno e uno esterno.Complessivamente l’M24 era in grado di lasciare nella polvere la concorrenza sul fronte prestazionale (si parla di prestazioni circa doppie rispetto all’IBM XT), restando nel contempo capace di soddisfare le esigenze del segmento corporate in termini di compatibilità con le applicazioni e gli OS più diffusi: oltre al “classico” MS-DOS 2.11, era infatti
supportato il CP/M 86, il semi-sconosciuto UCSD P-System basato sul Pascal, e il PCOS di
Olivetti. Tutto questo in un’epoca in cui la rivoluzione informatica era in pieno corso, le
aziende italiane iniziavano a sentire il bisogno di strumenti più potenti per la gestione dei
processi interni e lo stato garantiva, complici anche delle pratiche di appalto non proprio trasparenti, una forte domanda interna.


Dati essenziali

Anno1983
ProduttoreOlivetti
ModelloM-24
ROM8 kb.
ProcessoreIntel 8086
RAMfino a 640 kb.
Grafica640x400
AudioBeep
DiscoDrive da 5"1/4

Thursday, July 02, 2009

Inizia il Tour 2009 : Pro Cycling Manager





Sta per iniziare il Tour de france 2009 e nell'ottica attuale di simulare tutto quello che facciamo nella nostra vita con il pc non poteva mancare la gestione di questo evento sportivo alle volte snobbato rispetto al calcio ma che ha comunque un discreto seguito.E sta per uscire dunque : Pro Cycling Manager 2009, nona edizione del gestionale/simulatore un videogioco sul ciclismo sviluppato dalla software house francese Cyanide. Si tratta di un prodotto unico e riservato a una precisa utenza, che è appassionata di questo sport e legata ai giochi di strategia. Grazie alla sua componente multiplayer e agli editor presenti nel software, Cycling Manager può vantare una folta community con tanti fan-site

La serie è stata lanciata nel 2001 e ogni anno è stata aggiornata con un nuovo capitolo. Nel 2008 sono arrivate nuove funzionalità e nuove modalità di gioco, mentre questa edizione 2009, una sorta di collante tra il vecchio Cycling Manager e il nuovo che debutterà l'anno prossimo. Cyanide ha, infatti, pianificato l'introduzione di un nuovo motore grafico, che consentirà degli affinamenti anche alle meccaniche di gioco,l'aspetto tecnico e la predilezione che ha sempre caratterizzato la serie per ciò che concerne le tattiche individuali piuttosto che le tattiche di squadra sono gli elementi che più prestano il fianco a critiche.

Cycling Manager è un gestionale/strategico sul mondo del ciclismo che consente ai suoi giocatori di affrontare l'intera stagione ciclistica occupandosi sia dell'organizzazione del team sia della strategia sulla strada. Sono, quindi, due le componenti principali del gioco: gestionale e strategica. Il gioco sviluppato da Cyanide è l'unico appartenente a questa categoria in tutto il panorama videoludico, quindi vanta un alto livello di esclusività che gli ha consentito di avere una grossa comunità online decisamente attiva soprattutto nell'ottica multiplayer. Si tratta sicuramente di giochi di nicchia, ma che si caratterizzano per un alto tasso di fidelizzazione.

machintosh

MATURITÀ 2009:

MATURITÀ 2009:


Le tracce della maturità di quest'anno smentiscono quasi completamente le voci girate sui forum degli studenti, che davano come argomenti papabili il terremoto in Abruzzo, l'Eutanasia e il caso Englaro, i social network e Darwin. Insomma solo FaceBook e Twitter sono stati azzeccati: certamente uno dei temi meno importanti.

L'analisi del testo letterario alla fine è andata a un commento de "La Coscienza di Zeno" e a Catullo, con "L'innamoramento e l'Amore". Il saggio breve invece guarda al 2009 come "L'anno dell'innovazione", mentre i temi di argomento storico sono sui 150 anni dall'Unità d'Italia e sui 20 anni dalla Caduta del Muro di Berlino.


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Comprensione del Testo

Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923, Ed: I.Svevo, Romanzi, Parte seconda, Milano 1969, p.599

"Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'empatia che il paziente mi dedica. Di psicoanalisi non parlerò perchè qui entro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio e io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perchè mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiacci. Sappia però ch'io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto che egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di sè stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tanto verità e bugie ch'egli ha qui accumulate!..."

Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 - Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.

1. Comprensione del testo

Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.

2. Analisi del testo

2.1 Quali personaggi entrano in gioco nel testo? E con quali ruoli?

2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?

2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?

2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perchè?

2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romano: "novella", "autobiografia", "memorie".

2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.