Monday, April 20, 2009

32.esimo compleanno

Il mio 32 esimo compleanno partiva con i piu' cattivi asupici fino a un mesetto fa poi mi sono rilassato e ho cambiato un pochino impostazione di filosofia di vita e devo dire che i suoi primi frutti ha iniziato a farsi vedere.

Sono rimasto veramente commosso quest'anno dalle innumerevoli dimostrazioni di amicizia che devo dire in questi periodi non me lo sarei nemmeno aspettato.

I festeggiamenti sono partiti il giorno prima il 18 con aperitivo alle 18 una pizza con una conoscente e la sera una bevutina tra amici.Quella stessa notte mi sono trovato infine alle 3:00 a fare colazione a Montecatini al solito bar con un altro amico.Restera' impressa in quella colazione l'abbordaggio proprio fatto in maniera in volontaria di una signorina mora molto carina con la quale mi sono messo ad attaccare bottone e dalla quale non mi staccavo piu'....a proposito di bottoni....devo rivederla al DonCarlos

Ieri giornatina tranquilla un po di festeggiamenti in casa e un pomeriggio tranquillo con amici, la sera il menu' era gia stabilito da un po' di tempo Antipasto, tordelli che poi sono stati sostituiti dalle tagliatelle ai funghi con spruzzatina di tartufo, per secondo una "fiorentina" da 1,5 kg un'affare che solo mangiare quella ha impegnato buona parte della serata , fagioli cannellini , patate , melanzane grigliate , dolce , moet (un tipo di champagne il mio preferito anche se sono cosciente che ce ne sono anche di qualita' migliore....ma ne esistono anche di peggio...) corretto , averna......e dopo assieme a due amici abbiamo finito la serata in un locale i festeggiamenti sono finiti alle 4:00 del giorno dopo quando il mio compleanno non era gia' piu'

Ringrazio tanto chi mi ha offerto la cena , chi mi e' stato vicino in quel giorno e in questi periodi un po' particolari per me.



Buoni propositi per i miei 32 anni :
-Smetto di fare i bilanci lo faro' verso 40 anni
-smetto di fumare
-smetto di essere un po' troppo rancoroso con tutti
per il resto penso di restare sempre il solito


Thursday, April 16, 2009

disegnatore autocad in 2d

Domani ultima lezione del corso "disegnatore autocad in 2d" presso l'itis di Lucca
Breve esperienza su qualcosa che mi e' sempre interessato....ho una voce in piu' da
aggiungere al Cv anche se di questi tempi non e' bello cercare lavoro.
Il 20 di aprile l'esame
Mi affascina il disegno che ho notato dopo che ti hanno dato le nozioni: piu' disegni piu' ti impari
un po' come quando eravamo piccoli piu' giocavi piu' imparavi a giocare





Computer Aided Design, cioè Progettazione Assistita da Elaboratore
In questa accezione, la più comune, CAD indica il settore dell'informatica volto all'utilizzo di tecnologie software e in particolare della computer grafica per supportare l'attività di progettazione (design) di manufatti sia virtuale che reali. I sistemi di Computer Aided Design hanno come obiettivo la creazione di modelli, soprattutto 3D, del manufatto. Ad esempio, un sistema Computer Aided Design può essere impiegato da un progettista meccanico nella creazione di un modello 3D di un motore. Se viene realizzato un modello 3D, esso può essere utilizzato per calcoli quali analisi statiche, dinamiche e strutturali ed in tal caso si parla di Computer Aided Engineering (CAE), disciplina più vasta di cui il CAD costituisce il sottoinsieme di azioni e strumenti volti alla realizzazione puramente geometrica del modello.

Computer Aided Drafting, cioè Disegno Tecnico Assistito da Elaboratore
In tale accezione indica il settore dell'informatica volto all'utilizzo di tecnologie software e specificamente della computer grafica per supportare l'attività di disegno tecnico (drafting). I sistemi di Computer Aided Drafting hanno come obiettivo la creazione di un modello, tipicamente 2D, del disegno tecnico che descrive il manufatto, non del manufatto stesso. Ad esempio, un sistema Computer Aided Drafting può essere impiegato da un progettista nella creazione di una serie di disegni tecnici (in proiezione ortogonale, in sezione, in assonometria, in esploso) finalizzati alla costruzione di un motore.

Wednesday, April 15, 2009

Non ci sono piu' le sale giochi

L'unico esemplare di sala giochi dalle mie parti si puo' trovare nella zona di pisa vicino Madonna Dell' Acqua dove oltre a i rimasugli di una sala giochi ci sono anche 8 piste da bowling e biliardi.Ricordo pero' con nostalgia alle soglie del mio 32. compleanno i tempi andati anni 80 quando entravo al bar a s.anna e nell'angolino trovavo i cabinati al muro con i vari coin up.200 lire a partita. Avevo due bar vicino casa a S.anna uno forse troppo frequentato che fa anche da gelateria , l'altro bar un ritrovo per vecchietti dove i "giochini" erano rilegati in un cantuccio buio silenzioso in disparte "buttati la' " ma sara' che mi piaceva giocare in intimita' ch mi piaceva e mi faceva preferire quel bar all'altro.




Anno non so quale dopo la nascita dei famigerati Videopoker. Anno importante, fondamentale, poiché da quel momento iniziò il declino della Sala Giochi, maiuscolo volutamente. Declino che raggiunse l’apice con la diffusione a macchia d’olio delle console videoludiche, che diedero un vero e proprio colpo di grazia a questa sorta di “must” per i giovanissimi e non degli anni ‘80 e ‘90.
Le sale giochi erano una sorta di luogo mitologico, un luogo in cui l’accesso ti schiudeva tutta una serie di porte, positive alcune, negative altre. In sala giochi andavamo da ragazzini, per fumare le nostre prime sigarette senza essere visti da “amici e conoscenti dei nostri genitori”, conoscevamo gente più grande di noi di qualche anno (che a quei tempi pesava come se fosse un decennio), e soprattutto si iniziava a socializzare con ragazzi di altri quartieri, che altrimenti non avresti mai incontrato se non sull’autobus, la mattina, quando andavi a scuola



Ormai e’ la fine di un pezzo di storia, =) cmq sono felicissimo di averla vissuta.
Il fatto fiondarsi in sala giochi per abbattere quella yamato, nel gioco 1943 non ha prezzo.
Sempre abbattuto allo scontro finale =°| arrivavo alla fine grazie al supporto di un mio compagno di classe, ma morivamo alla fine entrambi.

Sunday, April 05, 2009

Il "Pessimismo Cosmico"




Il "Pessimismo Cosmico" si basa sulla "Teoria del Patimento".

Un ulteriore aggiustamento della concezione di natura si ebbe quando il poeta spostò la sua attenzione dal tema del Piacere, che non si può avere, a quello della Sofferenza che non si può evitare. Anche se l'individuo potesse raggiungere il piacere, il bilancio della sua esistenza sarebbe comunque negativo, per la quantità dei mali reali (infortuni, malattie, invecchiamento, morte) con cui la natura, dopo averlo prodotto, tende a eliminarlo per dar luogo ad altri individui in una lunga vicenda di produzione e distruzione, destinata a perpetuare l'esistenza e non a rendere felice il singolo.
In altri momenti il Leopardi approfondisce la sua meditazione sul problema del dolore e conclude scoprendo che la causa di esso è proprio la natura, perché è proprio essa che ha creato l'uomo con un profondo desiderio di felicità, pur sapendo che egli non l'avrebbe mai raggiunta: "0 natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor ? Perché di tanto inganni i figli tuoi ?", dice il poeta nel canto "A Silvia".
Così, di fronte alla natura, il Leopardi assume un duplice atteggiamento: ne sente allo stesso tempo il fascino e la repulsione, in una specie di "odi et amo" catulliano. L'ama per i suoi spettacoli di bellezza, di potenza e di armonia; la odia per il concetto filosofico che si forma di essa, fino a considerarla non più la madre benigna e pia (del primo pessimismo), ma una matrigna crudele ed indifferente ai dolori degli uomini, una forza oscura e misteriosa, governata da leggi meccaniche ed inesorabili .
E' questo il terzo aspetto del pessimismo leopardiano che investe tutte le creature (sia gli uomini che gli animali).
Ma in questo momento della sua meditazione il Leopardi rivaluta la ragione, prima considerata causa di infelicità. Essa gli appare colpevole di aver distrutto le illusioni con la scoperta del vero, ma è anche l'unico bene rimasto agli uomini, i quali, forti della loro ragione, possono non solo porsi eroicamente di fronte al vero, ma anche conservare nelle sventure la propria dignità, anzi, unendosi tra loro con fraterna solidarietà, come egli dice nella "Ginestra", possono vincere o almeno lenire il dolore.




Wednesday, April 01, 2009

una delle scene piu buffe

sempre a prendere tutto troppo sul serio: due belle risate