Wednesday, January 30, 2008

NIRVANA


Con una terminologia cristiana si potrebbe descrivere il Nirvana come una rinascita (il risveglio) che consente di percepire "il regno dei cieli" qui e ora, dentro di noi, fuori di noi, su questa terra

Forse in modo poco ortodosso, ma verosimile, il nirvana può essere ritenuto come l'estinzione, dell'illusione, di essere un sé, cioè un ego ineccepibile, ovvero di possedere una natura permanente e irriducibile. Nirvana è altresì consapevolezza della perfezione di ciò che è.

Sono enunciazioni molto sintetiche, mi pare evidente. Per tentare, dunque, di comprenderle meglio sarà bene puntualizzare prima un tema piuttosto ricorrente nella definizione di nirvana che, se interpretato letteralmente, potrebbe dare adito a sterili fraintendimenti e suscitare qualche perplessità: l'estinzione del sé.

Cos'è, dunque, il nirvana? Estinzione del sé, ovvero dell'ego inteso come un'individualità isolata, indipendente, separata dal contesto in cui vive e di cui talvolta ne dispone come meglio crede? Al contrario nirvana è conseguimento della consapevolezza di essere interdipendenti, al di là di ogni nome o forma, al di qua di un indicibile certezza, simili, uniti oltre qualunque barriera economica, separazione culturale o lontananza geografica. Uniti nella gioia di condividere il proprio amore, le proprie risorse, uniti dalla compassione.

Nirvana è estinzione dell'ego, così come l'abbiamo conosciuto da sempre. Nirvana è la fine di ogni dualismo e quindi, la cessazione del divenire, dell'apparire, del comporsi e ricomporsi, dello sparire. Nirvana è l'eternità del nulla cosmico che rivela inevitabilmente, la sua natura incoercibile, indefinibile, inconcepibile. Nirvava è come un'ammissione, un'accoglimento amorevole, una certezza, il conseguimento della verità. Quella di una risata tacita, silente, così rara e inconsueta come sanno esserlo solo le foglie verdi in autunno.

Nirvana è l'apice secondo la valle, una valle secondo la meno slanciata delle vette. La sensazione d'individualità e isolamento che declina a favore di un sentimento di un'universalità.

"Né nascita, né annullamento, ecco quel che chiamo nirvana. Nirvana significa la percezione della realtà così come è veramente in sé e per sé."

Il nirvana buddista è innanzitutto un aldiquà, il risveglio da un brutto sogno. E' vedere rettamente. Il nirvana consiste nella cessazione di tutte le ingannevoli costruzioni della nostra immaginazione, allorquando il flusso dei pensieri che indichiamo con mente non dipende più dalla mera forza dell'abitudine.

fine della repubblica

Friday, January 25, 2008

Montezemolo :

ROMA - Un governo tecnico per consentire al paese di superare un momento difficile in un contesto internazionale ancora più difficile. Quindi fare le riforme e andare avanti col risanamento. Confindustria non è prevista nella lista dei soggetti che saranno consultati dal Presidente della Repubblica per risolvere la crisi di governo, ma il suo presidente, Luca Cordero di Montezemolo, indica una strada netta.

"Tutti - dice parlando a Siena alle assise degli industriali toscani - nei momenti di crisi, soprattutto dopo avere assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo che la parola torni a noi cittadini attraverso le elezioni". E' naturale ed è giusto, aggiunge che "le elezioni ci sembrano l'unico modo per poterlo fare. Ma attenzione: con questa legge elettorale la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti con liste pre-confezionate per consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento".

E' un'analisi durissima del quadro politico quella che fa Montezemolo. E non solo per le tristi scene viste ieri al Senato. Così il presidente della regione Sicilia Totò Cuffaro diventa "un esempio delle due facce di questo paese. Da una parte ci siamo noi che lottiamo contro il pizzo. Dall'altra c'è uno come lui che è stato condannato ma resta al suo posto".

Secondo Montezemolo l'Italia, dall'entrata dell'euro in poi "non è stata governata, è mancato un grande progetto paese, una vera missione, una sfida". Il leader di Confindustria nel suo intervento, se la prende anche con le migliaia di società a controllo pubblico diventate "discariche per politici trombati", evidenzia Montezemolo.
Alla luce delle vicende degli ultimi giorni concernenti le indagini sulla famiglia Mastella, Montezemolo ha parlato di "una politica sempre più concentrata sulla spartizione di posti e poltrone che sta invadendo ogni settore della vita del Paese. Primari, direttori delle Asl, professori; oggi nell'enorme macchina della pubblica amministrazione italiana - dice Montezemolo - merito e concorrenza sono valori che continuano ad essere troppo spesso sconosciuti mentre contano di più raccomandazioni e appartenenze di partito".

Montezemolo ha anche definito la decisione di Benedetto XVI di non andare all'università 'La Sapienza', una "fortuna" per l'Italia. In caso contrario, ha detto, dopo essere sulle prime pagine del mondo per i cumuli di immondizia di Napoli, "saremmo stati sulle prime pagine dei giornali internazionali, anche per la contestazione al Papa".

Montezemolo ha concluso il suo intervento con un appello "alle forze più avvedute e responsabili di entrambi gli schieramenti" a fare una legge elettorale prima di andare al voto. "Mettete da parte gli egoismi di partito - ha detto Montezemolo - ricordate che siete in parlamento per fare il bene del paese. Una breve ed efficace stagione di riforme condivise, nell'interesse generale, è non solo indispensabile ma è anche possibile. E consentirà poi a chi vincerà le elezioni di poter governare davvero".

Wednesday, January 23, 2008

la politica in italia 23 gennaio 2007

L'ultimo colpo, il più duro, è giunto qualche ora fa dal colloquio a palazzo Chigi con Domenico Fisichella: "Ho detto a Prodi che non sono disponibile, al Senato voterò no. Ovviamente - chiosa il senatore ago della bilancia - il premier non ne è stato contento".
No, non poteva esserne contento. Di fatto questo chiude quasi definitivamente la caccia ai voti per ottenere la fiducia domani al Senato. E li chiude in negativo. Ed ecco il motivo della chiamata di Prodi al Quirinale: la richiesta di Napolitano di valutare se presentarsi o no al Senato.

E ora? La possibile strada si può leggere in una frase proprio della dichiarazione di Fisichella. Il tentativo di imboccare lo strettissimo passaggio verso un governo istituzionale al quale molti stanno lavorando in queste ore. Che - sorpresa - potrebbe ancora avere il nome di Romano Prodi. Il Professore infatti potrebbe richiederlo per se stesso, presentandosi al Quirinale con la annunciata sfiducia di un ramo del Parlamento, ma con la fiducia incassata alla Camera. Un mandato a termine per affrontare e risolvere due questioni irrinviabili: la distribuzione del tesoretto e la riforma elettorale.

Ma non è detto che un governo Prodi per le riforme - pur se con un programma limitatissimo - sia nei piani del presidente della Repubblica: il premier di fatto è stato sfiduciato e comunque sembra difficile che Forza Italia e An possano accettarlo.

Resta a Napolitano la disponibilità del centrosinistra e dell'Udc a tentare una soluzione che eviti le elezioni in primavera. E' di lì che il Quirinale dovrà cercare di passare, sotto i colpi di un centrodestra che - almeno finora - mostra una spinta irrefrenabile verso le urne.

Monday, January 14, 2008

mi sento un po' Perozzi

Mi sento un po' Perozzi in questi periodi sono un po scherzoso e ironico ma per le cose che mi interessano determinato, e' curioso come alle volte siamo 2 persone diverse.
Devo cercare di avere meno scrupoli, che se cerchi di essere buono e cortese con tutti le altre persone poi alla fine (e forse anche prima) se ne approfittano e tentano di fregarti.



Il Perozzi, giornalista cinico....che una mattina, staccando da lavoro alle 6 di mattina non avendo voglia di tornare a casa si mette a girare in tondo con la macchina in mezzo alla piazza molestanto i primi assonnati passanti....
con quella voglia di evadere....di....zingherata....che ogni tanto ci prende un pò a tutti quanti...
"A quest'ora Il Perozzi finisce il suo lavoro di capocronista ed esce dal giornale per tornare a casa...ah, Il Perozzi son io...son talmente abituato a sentirmi chiamare il Perozzi dai colleghi e soprattutto dagli amici che quasi ho dimenticato che mi chiamo anche Giorgio...."
[..]
"Oh sior perozzi, mi dica, non trova la via di casa stamane?"
[..]
"E' meglio che vada a dormire...e invece non ne ho nessuna voglia...l'idea di andare a rinchiudermi tra quattro mura dopo un'intera notte passata al giornale non m'attira per nulla...e poi è vero, oggi non mi va di stare solo..ci vorrebbe qualcuno con cui ridere...parlare...ma non una puttana...un amico...Ecco! Gli amici! Quelli si!....ho proprio una gran voglia di vederli....di star con loro...ma a quest'ora l'unica è andare a casa....ahh..uff...ma è tornato il figliuolo del Perozzi...eh si, è la sua....solo il figliolo del perozzi può metter l'impermeabile alla macchina...eh no...no no...io non lo sopporto....specie in una giornata come questa....quando penso alla carne della mia carne chissà perchè divento subito vegetariano....però a quest'ora dormono tutti....però.... ALMENO UNO LO BECCO! BIRILLO E' GIA' FUORI A PISCIARE DI SICURO!"
[..]
"Oh, te cos'hai da fare oggi? [.. ] ..Io oggi mi sento parecchio zingaro...guarda che giornata! Ma quando te ne ricapita un'altra uguale a questa? Voglio andare via..."



Con il cappellano per l'estrema unzione
C: Dimmi figliolo…
P: Sbiriguda veniale, la supercazzola prematurata…
C: Come figliolo?
P: Come fosse antani, con scappellamento a destra. Ostantinato a malliti.
C: Quante volte figliolo
P: Fifty fifty come fosse mea culpa, alla supercazzola...
C: io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del padre, del figliolo…

Monday, January 07, 2008

eri quello che aveva il vic20


L'altra sera faccio un salto al pub di un amico dove c'era un tizio che metteva musica dal vivo e incontro una tipa che mi

conosceva gia da un po di anni fa,dai tempi che abitavo sempre a s.anna in via

de gasperi.....parliamo parliamo e a un certo punto mi fa "mi ricordo di te eri

quello che stava nella scala C e avevi il commodore vic20 con quel gioco che si trovava male in giro GORF. Alle volte da piccoli siamo stati anche assieme in via nuova o da "cipolla" i primi rudimentali computer shop nel 1982 o giu di li per fare vari acquisti .Ricordai dopo questa sua riflessione piu' o meno chi e' e dove abitava.

Saturday, January 05, 2008

piove

"Perchè vivere è come scalare le montagne:
non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini.
Devi andare avanti, avanti, avanti...
senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro,
perchè, se è rimasto dietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio"

Oggi e stanotte : fuori piove, le nubi che in questi giorni ingrigivano il cielo hanno deciso di liberare il loro carico sommergendo la città: fuori piove, piove come non pioveva da tempo, piove come se dovesse piovere per sempre.

(Mi rovinano pure la passeggiata in via fillungo che e' comunque inutile perche' se piove chi devo incontrare non se ne esce di casa ma si rifugia tuttalpiu' in qualche centro commerciale.)

Il cielo è illuminato da lampi; si rischia il blackout, speriamo in bene per il pc.

Friday, January 04, 2008

Citazione

"Prendo congedo da te, Bruno.
Quanto tempo dovrà trascorrere prima che io discenda nella cripta di San Cassiano
per dormire accanto a te il sonno senza fine?
Ecco un interrogativo che non mi turba. Ma prima, vincere."