Saturday, March 31, 2018

Tristezza non immotivata

 Scrivo in terza persona per non essere troppo preso dalle mie miserie,preoccupazioni che spesso troppo spesso hanno afflitto la mia vita.Si avvicina la Pasqua con notizie funeste di cui non mi va di parlare spero che non sia un cambiamento radicale della mia vita,spero nell'abbraccio di ognuno di voi in questo mio momento di sconforto non immotivato.Per il resto Buona Pasqua a tutti: Cristo e' risorto anche per noi ALLELUIA!!!!
Ora tutto si allontana, tutto corre in fretta. Non ci sono più sogni e non spero più nel sole caldo di questo universo freddo. Non ricordo più i miei passi, chi mi ha amato e chi odiato non ricordo la fonte arrogante dove si dissetava la giovinezza. Solo vento a cui mi affido mentre odo suoni lontani. Certo sono pesantino e un poco cornacchione, ma ogni tanto mi prende la stanchezza della vita, la nostalgia di tanti, tanti anni fa........La nostalgia può essere anche un emozione piacevole, la stanchezza di vivere....preoccupante. A volte succede, del resto quanto più si apprezza una bella giornata di sole dopo qualche giorno uggioso?[;)] Purtroppo, o fortunatamente, non so ancora, il tempo va in una sola direzione. Anche dei soldi o degli amici si dice cha vanno e vengono, il tempo va e basta, per questo motivo è cosa saggia viverlo nel miglior dei modi. Le cose belle della vita, sono fortunatamente tutte gratis, una bella giornata di sole, una passeggiata con la persona amata, il mare, potrei continuare ancora...poi, ti confido un segreto....le grandi emozioni le scopri nelle apparenti piccole cose, tutto il resto è accessorio.Tutto ciò che esce dal cuore è sempre bello, volevo solo cercare di dirti che la vita è un viaggio che ciascuno affronta a modo suo, non l'abbiamo scelto noi di fare questo "viaggio", l'amore, il caso, le circostanze giuste, hanno fatto si che qualcuno ci abbia messo sulla strada della vita che è un dedalo di ramificazioni, come un'enorme foce di un fiume ha mille rive, mille approdi e infiniti rivoli, scoprirli è il nostro destino e il destino è dato dalla nostra creazione, dal nostro carattere che conduce da una o dall'altra, ma sempre e comunque verso lo sbocco finale, nell'immensita del mare, dove finiscono tutti i viaggi.... I pensieri tristi, secondo me, possono essere positivi se aiutano a comprendere la vita, se aiutano ad essere consapevoli che poi passa e si torna a sorridere.Dedicati a cose che ti fanno stare bene non pensare al futuro o al passato, vivi il presente.

Friday, March 16, 2018

Ti amo e non lo sai?

Cosa si fa in un blog?Si scrive a degli sconosciuti, ma in realtà si scrive per mettere nero su bianco quello che non riusciamo ad ammettere a noi stessi e alle persone che abbiamo vicino.
La verità è che ho 40 anni, diverse storie importanti alle spalle, e ora una fottutissima paura del presente e del futuro, una paura che toglie il fiato. Paura di soffrire nuovamente, paura di vivere certe situazioni, di vivere quel senso di oppressione che ti da l’abbandono!
Una lei c’è, quasi perfetta, ma se non lo sento per un’ora inizia la tachicardia, iniziano i pensieri, le preoccupazioni i dubbi.
Una lei c’è, quasi perfetta, ma quando la sento parlare ho come l’impressione di non essere alla sua altezza, di non sapere cosa rispondere, cosa dire, mi sento inadeguato, come se fossi culturalmente e intelletualmente inferiore.
Ma cosa mi hanno fatto? Cosa mi sono lasciato fare? O peggio ancora, cosa mi sono fatto?
Sono stato calpestato, ho messo mille volte da parte la mia dignità, il mio orgoglio e questo è il risultato: un miscuglio di insicurezze, paure, dubbi, perplessità e complessi. E io da tutto questo come ne esco? Come mi salvo?Spero che chi deve abbia capito.Il mio cuore c'e' per una persona speciale , ma anche per chi in questo mio momento un po' di difficolta' mi vuole bene.Ho scritto una lettera dettata dal cuore , perche' quando si parla o si scrive a "getto" senza calcolare , si esprime cio' che l'interiore vuole esprimere.Ti amo e forse non lo sai.

Buonanotte a tutti.

Thursday, March 15, 2018

riflessione di oggi

tante volte ho premuto il tasto pausa e aspettavo un pò. cercavo di capire che cosa volessi accanto a me ogni giorno, che mi riempisse la vita a trecentosessanta gradi e anche di più.mi sono reso conto di aver bisogno di troppe cose e questo perchè sono un perenne desideroso, non voglio mai annoiarmi. ma allo stesso tempo sono talmente abitudinario da ritrovarmi ad attraversare la strada per percorrere gli stessi metri di marciapiede nel verso contrario.perchè all'andata percorro il lato di destra e al ritorno quello di sinistra. ed è stato proprio mentre attraversavo la strada con il vento che mi faceva dondolare a tempo di musica da camera i capelli e la camicia blu, che ho capito di aver bisogno di spazio. di un dove-come-quando che decido io.mi sono creato un mondo che mi fa emozionare anche da solo, stando seduto sul letto con il tramonto che mi fa socchiudere gli occhi e le canzoni che forse conosco solo io e che mi fanno venir la voglia di volare sopra alla mia città, così frenetica come in quei video in cui fanno vedere tutte le macchine che vanno ad una velocità supersonica. mi sono reso conto che posso stare sdraiato sul mondo con un cielo privato ogni volta che me ne viene voglia. ho imparato a stare da solo, a pensare a me stesso, a guardarmi intorno. ho imparato che il silenzio a volte vale più di mille parole, che posso passare oltre e che alla fine sentire non vuol dire ascoltare e che vedere non vuol dire osservare.ho contato i sorrisi sinceri quelli che hanno raccolto in un album di foto che poi mi hanno regalato. li ho contati e mi sono visto diversa da tutte le volte in cui mi sono riflessa in uno specchio ritrovando e amplificando addirittura i miei difetti.perchè in fondo l'insicurezza è la parte che sono riuscita quasi a cestinare e di cui ho un brutto ricordo.ora ho scoperto la determinazione, l'ostinazione, la realtà.ieri guardavo i volti delle persone che vivono con me giorno dopo giorno e ho sentito le emozioni,le ho guardate,toccate, comprate.
ho un grumo nello stomaco,ora.e avrei voglia di parlare di me. di sedermi ad un bar,e immortalare le persone accanto a me. urlare al mondo che sono in armonia con il mondo circostante, che, certo mi mancano alcune cose,ma ora sono pronta ad affrontare tutto.
ho un grumo nello stomaco,anzi due. perchè ho scoperto che la vita è adesso e ho paura di non essere all'altezza di godermi tutto appieno.

-un venticinquesimo delle cose che vorrei esprimere-

Monday, March 12, 2018

E' quasi mezzo secolo!(riflessioni)

Ebbene si, ho già vissuto quasi mezzo secolo e non me ne rendo conto…

E’ grave…?! Devo preoccuparmi…?! Devo recarmi da qualche medico…?! Consultare qualche mago o cartomante…?!Beh il 19 di aprile 2018 sono 41 anni.

Se ad una delle domande appena lette hai mentalmente risposto “si”, non dirmelo, amenoché non vuoi vedermi fare una gran risata…

Ovvero il mio non rendermi conto è nel senso di non tenere in conto dell’età…, mi spiego meglio: ritengo che ogni età biologica sia ben caratterizzata, ma l’età non può essere vissuta come limite a se stessi, come limite alla propria individualità ed anche libertà d’azione.

Certo qualcuno potrebbe obiettare che è vera libertà solo se ti rendi conto di quello che fai.

Giusto, ma per me questa è consapevolezza, ovvero una condizione in cui la cognizione di qualcosa si fa interiore, profonda che solo il trascorrere del tempo riesce ad armonizzare e rendere coerente con il resto dell’individuo.

In tal senso sono perfettamente consapevole dei miei quarant’anni, tant’è che se nel fisico il passare del tempo è ben visibile e sinonimo di invecchiamento, nella psiche e ancor più nello spirito, il trascorrere del tempo non può che essere di crescita e arricchimento, di maggiore consapevolezza del tempo vissuto.

Festeggerò questa consapevolezza con i miei amici di lunga e fresca data, colleghi e collaboratori di lavoro con cui condivido parecchie ore della giornata e con il mio nucleo familiare.

Ritengo che sia proprio questa gioia di vivere che non deve mancare nella nostra esistenza terrena e di cui soprattutto non ci dobbiamo mai dimenticare anche nei momenti bui e difficili, che mi ha portato a voler organizzare questa serata, con il desiderio di condividerla con chi mi interfaccio piacevolmente in questo percorso.

41 anni senza rendermene conto… ma con la consapevolezza che con la gioia di vivere ogni età è meravigliosa!!

Comunque ritengo di non avere ancora concluso il mio percorso di vita,infatti come mi disse anche Solange,la mia vita sara' un continuo rimettersi in discussione.Ed e' proprio in questi ultimi tempi che lo sto facendo.Adesso devo stabilizzare le basi poi gettero' le fondamenta per una ripicca che mi sta' sulla gola da troppo tempo.

Per il mio 41.esimo compleanno saro' a Bologna salvo complicazioni,che sia un segno del destino?No forse quello non ci incastra nulla e' solo che dopo la mia "caduta" ho saputo ri-accerchiarmi dalle persone giuste e per la teoria delle grandi probabilita' non puo' andare sempre male.

Mi faccio tanti auguri da solo e qui mi torna in mente Fabrizio De Andre' che dice che quando si muore si muore da soli,e' per quello che ho sempre creduto che nella nostra vita terrena per primo dovremmo stare bene con noi stessi,solo dopo con una maturita' etica ci si puo' dedicare anche a l'impegno sociale.Poche persone vicine a me ma buone!

Auguri Daniele!

Tra il bosco e la Pasqua


Sono solito passeggiare nei boschi e spesso mi viene da riflettere.
"Strano che così poche persone vengano nei boschi a vedere come il pino vive e cresce sempre più in alto, sollevando le sue braccia sempreverdi alla luce - a vedere la sua perfetta riuscita.E' un peccato visti i nuovi materiali bio che sono presenti che si deforesti ancora per mobili o per riscaldamento.I più invece si accontentano di guardarlo sotto forma delle tavole portate al mercato, e considerano quello il suo vero destino. Ma il pino non è legname più di quanto lo sia l'uomo, ed essere trasformato in assi e case non è il suo impiego autentico e più elevato: non più di quanto lo sia per l'uomo essere abbattuto e trasformato in letame.Ci sono degli obblighi etici da rispettare che ci dovrebbero portare a dover rispettare di piu' la natura.Vedo un oggi giorno sempre piu' complicato ma sara' anche il mio modo di essere e di pensare che mi porta indietro nel tempo ma con la maturita' dei 40 anni. C'è una legge più alta che riguarda il nostro rapporto con i pini quanto quello con gli uomini. Un pino abbattuto, un pino morto, non è un pino più di quanto il cadavere di un uomo sia un uomo. Si può dire che colui che ha scoperto i pregi dell'osso di balena e dell'olio di balena abbia scoperto il vero scopo della balena?certamente no O che colui che abbatte l'elefante per l'avorio abbia visto l'elefante?pensiamo di essere evoluti e in realta' non e' cosi' fino a che il nostro comportamento non ci portera' a rispettare la natura. Questi sono utilizzi meschini e accidentali, proprio come se una razza più forte ci uccidesse allo scopo di fare bottoni e pifferi con le nostre ossa, perché ogni cosa può servire a uno scopo più vile oltre che a uno più elevato. Ogni creatura è migliore da viva che da morta, uomini e alci e alberi di pino, e colui che lo comprende appieno preferirà conservarne la vita anziché distruggerla.
Non si puo' comprendere questo pensiero se non ci si inoltra alle volte in un bosco o in una radura per essere catturati dal silenzio della natura e si ascolta i suoi rumori degli uccellini , di un animale che cammina nella boscaglia.Vi svelo un trucco : se non vi addentrate con animo negativo gli animali non vi attaccano anzi vi vedono e impauriti loro stessi si allontanano.
E' utile rilevare certe propieta' della natura,molte volte aiuta a riflettere immergersi in questi luoghi, io personalmente riesco a riflettere intensamente quasi a trovare un legame tra la natura e il mio IO magari non quello piu' profondo , quello piu' superficiale ma alla lunga ci si riesce e spesso anche un pianto liberatorio quando non ci vede nessuno aiuta a crescere anche quello.
Un po' di cronaca di questi giorni:stiamo organizzando il pranzo di Pasqua consuetudine di tutti gli anni nel luogo che quasi giornalmente frequento e il 19 di aprile (mio compleanno) ci recheremo a Bologna in gita.Faccio delle disquisizioni riguardo al luogo del pranzo di Pasqua non vorrei un luogo di "etichetta" ma preferirei un luogo piu' rivolto al sociale,ho espresso il mio pensiero e una comunita' dove sono presenti persone disagiate che ci lavorano sarebbe il mio ideale modo di festeggiare la Pasqua di resurrezione.Parliamo di Bologna ho buttato li scherzando il "centro sociale" da visitare anche se mi hanno fatto notare che non esistono piu centri sociali come una volta,non sono troppo pratico lo vedo piu' come una "comune" che non altro dove magari trovare anche una rete di pc con sistema operativo linux collegato tra loro. Non so mi sto trasformando lo so ma i miei pensieri di questi periodi sono questi e forse era l'intento di chi mi ha fatto iniziare un certo percorso di vita alcuni anni fa.Spero di potere adempiere a tutti questi impegni chi mi conosce sa che sono un po' nei problemi in questi periodi ma mi piacerebbe non perdere nulla.Ora la finisco e magari se trovo prima di cena butto giu' un altro argomento.

Sunday, March 11, 2018

tra l'ordinario e il non ordinario


Sono quasi le undici di sera,sto sempre guardando le puntate di higlander. È finita un’altra delle mie giornate solitarie: io e Pippo, il mio cucciolo di pinche medio/nano, tre anni di dolcezza in continuo movimento. Le pipì e le cacche sul pavimento sono diminuite un pochino da quando lo porto fuori ogni 45 minuti ma nel giardino signorile lui vuole andare,in quello dell'ingresso della casa,non quello della corte. Ogni pipì fatta fuori è una festa tipo quelle di laurea dei film americani. Non siamo ancora riusciti ad arrivare alla fine della strada, perché non solo non ha idea di come si usi il guinzaglio (e' lui che controlla il guinzaglio o lo dovrei controllare io?), ma ha paura perché dietro l’angolo c’è l’ignoto.
Tutti se ne vanno alle otto meno un quarto della mattina, e io e io mi preparo per andare "in ufficio" si in verita' non devo timbrare un vero e proprio cartellino essendo in pensione ma devo fare presenza.Pare che se i m5s vanno al governo aumentera' anche la mia pensione....speremo....Non sempre vado in ufficio alle volte sto a casa e ci gestiamo le nostre giornate nel silenzio spezzato da qualche Ippo Ippo tipo come il bambino del film chiamava rintintin! , COME HERE! e SIT! Poi verso le tre mi inculco un po' di tv. ma reggo poco quasi subito dopo, mi metto su internet e non che non abbia visto i telegiornali ma cerco di spulciare notizie di politica locale. Verso le cinque faccio la merenda di meta' pomeriggio che la nutrizionista mi ha commissionato. Verso le sei, sempre stanco, sempre ansioso per non so cosa, con poca energia. A tavola si parla poco, a parte Io che discuto di politica. Poi faccio un bagno caldo e vado a letto alle nove o nove e mezzo in punto. Pippo fa un’altra pipì in nel bagno del piano di sotto, che pulisco. Il computer alle nove e trenta si spenge. E immerso nella mia stanchezza, è arrivata l'ora del telefilm su divx. E poi scopro che ormai sono quasi le undici di sera, cerco di dormire, con il mio Pippo che va da papa' e mamma e da me viene la sua mamma Chica che mi segue assonnata.Arriva mamma:
 “Come va?”, mi chiede.
“Sono stanco e mi sento solo”
“Come solo?”
“Solo, sono sempre solo”
“Non sentirti solo”, dice spegnendo la luce.
Non sentirti solo: grazie del consiglio!
Penso che la solitudine non sia la mancanza di persone attorno, e che infatti è l’opposto: la solitudine è quel sentimento che si prova quando c’è qualcuno lì di fianco ma in realtà non c’è connessione, ognuno nei propri pensieri. La solitudine me la immagino come una specie di verme che entra dentro il mio torsolo e me lo mangia tutto intorno. Crea uno spazio tra me e gli altri a volte impercettibile e a volte insopportabile. Che poi a me piace stare da solo. Entro subito in un ritmo che mi trascina verso sera e che mi aiuta a concentrarmi a fare diverse cose. Quando sono solo scrivo, poi suono un po’ il flauto, poi vado a fare una passeggiata, poi scrivo ancora. Poi leggo. Stare da soli per qualcuno è difficile, ma per me è bellissimo. Non mi pesa mai. Quello che non mi pesa è avere amici, attorno e sentirmi solo nel senso più brutto del termine.
Poi penso ancora un po’.
Penso che sia strano quello che mi è successo oggi pomeriggio. Sono andato al supermercato a fare la spesa e mi è venuto in mente di comprare una tortina per casa. Gliene ho presa una a forma di cuore, tutta di cioccolato e ricoperta di frutti di bosco.Mentre sceglievo il dolce, improvvisamente, mi sono messo a piangere, perché mi è venuto in mente cosa facevo li. Poi ho pensato di scrive queste righe come a delle farfalle che adesso possono volare via e che io sarò sempre qui, a fare il tifo per chi mi vuole bene e si fida di me. Pensavo a questo e mi è venuto così da piangere che la signora di fianco mi ha chiesto se andasse tutto bene. Sì, le ho detto sorridendo. Sorry. Dicono che ho il polso del leader e forse e' vero e tante volte perdo le mie energie in cose futili, scrivo e parlo a braccio e sono un buon oratore lo ammetto.E poi penso al tempo che passa a una velocità assurda e che mi ricordo come se fosse ieri la notte che tutto comincio'.
Pazzesco.
Poi decido di non pensare più e di dormire un po’.