Monday, November 28, 2016

sofferenza


Il disturbo depressivo maggiore (classificato in precedenza come depressione unipolare o depressione maggiore) è il disturbo dell'umore più diffuso nella popolazione adulta.Il disturbo può insorgere a qualunque età, ma in genere esordisce con maggior frequenza tra i 25 e i 45 anni.
Il disturbo depressivo maggiore è una patologia cronica che tende a persistere per tutta la vita, ma caratterizzata dall'alternanza di periodi di benessere e fasi di riacutizzazione dei sintomi depressivi, che tendono ad attenuarsi spontaneamente per poi ricomparire a distanza di tempo. 
Il numero e la durata degli episodi depressivi sono estremamente variabili e imprevedibili. Alcune persone sperimentano soltanto uno o pochi episodi depressivi nell'arco della vita. Altre possono sperimentarne molti a breve distanza di tempo l'uno dall'altro. Se non adeguatamente trattata, ogni riacutizzazione può durare da poche settimane a diversi mesi o, addirittura, anni. La terapia è sempre necessaria e assicura un buon controllo dei sintomi depressivi nella stragrande maggioranza dei casi. I pazienti con forme gravi o con episodi molto frequenti devono essere gestiti con estrema cautela per l'elevato rischio di suicidio o utolesionismo cui sono esposti.
All'origine del disturbo depressivo maggiore si riconoscono fattori genetici predisponenti e specifiche alterazioni nei circuiti cerebrali che controllano il tono dell'umore, l'affettività e alcune funzioni biologiche fondamentali (appetito, sonno, sessualità ecc.). Queste alterazioni sono legate principalmente a modificazioni dei livelli di alcuni neurotrasmettitori della classe delle "amine biogene": in particolare, serotonina, noradrenalina e dopamina. Altri meccanismi difettosi nei pazienti con disturbo depressivo maggiore sono stati osservati a carico della via che controlla la risposta allo stress (il cosiddetto "asse ipotalamo-ipofisi-surrene"). Nella donna, modificazioni significative dei livelli ormonali, in particolare degli estrogeni, possono favorire l'insorgenza di depressione.
L'episodio depressivo maggiore tende a insorgere più facilmente o a peggiorare in particolari periodi dell'anno. Due momenti critici sono, per esempio, l'autunno (probabilmente, a causa della diminuzione della quantità di luce ambientale) e il Natale.
Sintomi e diagnosi del disturbo depressivo maggiore
Soffrire di disturbo depressivo maggiore non significa semplicemente "essere tristi" o "giù di corda" ogni tanto, ma trovarsi in una condizione di persistente e severo abbattimento, al quale si è incapaci di reagire, indipendentemente dalla propria volontà e dalla presenza di persone che cercano di essere vicine e di trasmettere positività.

Wednesday, November 23, 2016

essere o non essere

Quando sei davanti a due decisioni, lancia in aria una moneta. Non perchè farà la scelta giusta al posto tuo, ma perchè, nell'esatto momento in cui essa è in aria, saprai improvvisamente in cosa stai sperando di più. (Bob Marley)

La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale.
Di fatto lo standard diventa più complesso, in quanto si considerano anche i fattori sociali, e non più solo quelli organici.
Funzioni corporee
  1. Funzioni mentali
  2. Funzioni sensoriali e dolore
  3. Funzioni della voce e dell'eloquio
  4. Funzioni dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico, respiratorio
  5. Funzioni dell'apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino
  6. Funzioni riproduttive e genitourinarie
  7. Funzioni neuro - muscolo - scheletriche correlate al movimento
  8. Funzioni cutanee e delle strutture correlate
Strutture corporee
  1. Sistema nervoso
  2. Visione e udito
  3. Comunicazione verbale
  4. Sistemi cardiovascolare e immunologico, apparato respiratorio
  5. Apparato digerente e sistemi metabolico ed endocrino
  6. Sistemi genitourinario e riproduttivo
  7. Movimento
  8. Cute e strutture correlate
Fattori ambientali
  1. Prodotti e tecnologia
  2. Ambiente naturale e cambiamenti effettuati dall'uomo
  3. Relazione e sostegno sociale
  4. Atteggiamenti
  5. Sistemi, servizi e politici
Attività e partecipazione
  1. Apprendimento ed applicazione delle conoscenze
  2. Compiti e richieste generali
  3. Comunicazione
  4. Mobilità
  5. Cura della propria persona
  6. Vita domestica
  7. Interazione e relazioni personali
  8. Aree di vita principali
  9. Vita sociale, civile e di comunità

Saturday, November 19, 2016

bosco


Non c’è niente di più bello che la bellezza dei boschi prima dell’alba.Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
Potrei sopravvivere alla scomparsa di tutte le cattedrali del mondo, non potrei mai sopravvivere alla scomparsa del bosco che vedo ogni mattina dalla mia finestra.
Ho bevuto il silenzio di Dio alla sorgente del bosco.
Quando entri in un bosco popolato da antichi alberi, più alti dell’ordinario, e che precludono la vista del cielo con i loro spessi rami intrecciati, le maestose ombre dei tronchi, la quiete del posto, non ti colpiscono con la presenza di una divinità?
La preghiera è stare in silenzio in bosco.
Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.
Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane.Ascolta. Piove dalle nuvole sparse.
Chi decide di camminare nel bosco è in cerca di una libertà diversa, interiore, che lo renda padrone della sua vita, capace di agire come gli alberi e gli uccelli che vivono al di sopra di tutto.
Il bosco e la città non avevano mai camminato insieme, eppure in quella giornata di vento il mondo fu affascinato dal candore con cui procedevano l’uno accanto all’altro.
Perdersi nei boschi, in qualsiasi momento, è un’esperienza sorprendente e memorabile, e insieme preziosa.
Ahimè! quanto dev’essere felice, la morte dell’uccello, nei boschi.
In un certo modo misterioso i boschi non mi sono mai sembrati cose statiche. In termini fisici, io mi muovo attraverso essi, tuttavia in termini metafisici, essi sembrano muoversi attraverso me.
Il bosco è il simbolo della nostra anima buia ed intricata nella quale ci nascondiamo quando siamo stanchi ed avviliti.
Sono allarmato quando capita che ho camminato un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito.
Che cosa possiedi di te stesso dentro un bosco? La tua anima è nelle foglie
Quando togliamo qualcosa al bosco, prima o poi, dobbiamo restituirla. I diritti devono essere uguali e noi dovremmo restituire al bosco il nostro rispetto.
I boschi sono sempre più preziosi, più malati, più sacri. Una legge che per chi li distrugge non prevede i massimi di pena è una legge che ignora il peso di certi crimini e non protegge dal male. Gli antichi, infinitamente più ricchi di noi di boschi, amministravano agli incendiari anche la pena capitale.
Nei boschi le bestie non sporcano ma gli uomini sì. Si prega di comportarsi come le bestie.
Usa il talento di cui sei in possesso: i boschi sarebbero molto silenziosi se nessun uccello cantasse ad eccezione di quelli più intonati.
C’è un piacere nei boschi senza sentieri,
c’è un’estasi sulla spiaggia desolata,
c’è vita, laddove nessuno s’intromette,
accanto al mare profondo, e alla musica del suo sciabordare:
non è ch’io ami di meno l’uomo, ma la Natura di più.Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa, ma non ignorarla.
I boschi sono il centro della loro intera religione. Sono considerati la culla della razza e la residenza del dio supremo al quale tutte le cose sono soggette ed obbedienti.
Non meno che le statue divine dove splendono oro e avorio, adoriamo i boschi sacri e, in questi boschi, il silenzio.
Tutte le favole hanno luogo nei boschi.
Un tempo, quando uno aveva un segreto da nascondere, andava in un bosco. Faceva un buco in un tronco e sussurrava lì il suo segreto. Poi richiudeva il buco con del fango, così il segreto sarebbe rimasto sigillato per l’eternità

Saturday, November 12, 2016

bosco


Camminare nel bosco per ritrovare il pensiero positivo, e la negatività se ne andrà via come per incanto!
Uno studio condotto dalla università di Stanford lo dimostra, ma noi lo sapevamo già!
Quanto può essere bello, rigenerante e distensiva e salutare camminare nel bosco?
Molto, e gli amanti della natura e delle passeggiate tra gli alberi lo sostengono da sempre. Ma da oggi non sono i soli, perché anche la scienza ha dato la sua approvazione.
Hanno dimostrato come una bella passeggiata nel bosco sia in grado di allontanare i pensieri negativi.
E allora per ritrovare il pensiero positivo proviamo a camminare nei boschi e scacciamo la negatività che è in noi!
Ma entriamo nel dettaglio di questa ricerca e vediamo come si è arrivati a questa conclusione. Sono stati presi in esame 38 soggetti che vivono in centri urbani. E’ stato loro  sottoposto un questionario per misurare la propensione dei soggetti stessi alla formulazione di pensieri negativi.
Durante questa fase sono state fatte scansioni cerebrali. I dati   hanno dimostrato una particolare attività della corteccia prefrontale subgenuale mentre i pensieri erano negativi.
Il gruppo è stato diviso in due. Una metà di loro è stata portata a camminare nel bosco per 90 minutinei pressi di Stanford. Mentre l’altra metà camminava in una via trafficata di Palo Alto.

Camminare nel bosco, i risultati al termine dell’esperimento?

Incredibili! O forse no, diremmo.
Il gruppo che ha camminato nel bosco ha dimostrato una diminuzione dei pensieri negativi e un miglioramento dell’umore. Stare a contatto con la natura ci fa bene. Immergersi nella quiete e  cullarsi dal dolce fruscio degli alberi, circondarsi di verde fa bene alla testa e non solo.
Infatti per ritrovare il pensiero positivo e camminare nel bosco,  non sarà solo la mente, ma tutto l’organismo.
Il battito del cuore rallenta, la pressione sanguigna scende e l’umore migliora visibilmente.
Ma c’è di più: se si riesce a fare di questa esperienza di relax un’attività costante.
Infatti almeno per coloro che hanno un bosco o un parco vicino a casa, il camminare può diventare  un salutare e rinforzante esercizio fisico.
Basta partire per gradi, poco per volta. Non fermarsi e sarà possibile notare che nel giro di qualche settimana il tono muscolare migliorerà insieme a quello dell’umore. La  resistenza fisica aumenteràcome quella allo stress.
E per noi che viviamo in Italia?
Chi meglio di noi può vantare un patrimonio boschivo così bello e lussureggiante in ogni regione dello stivale? Dalla meravigliosa natura dell’arco alpino, alla tranquillità della dorsale appenninica.
I boschi non mancano di certo.  Approfittiamo di ogni momento libero, delle giornate di vacanza e dei week end per ritrovare il pensiero positivo. Camminiamo  nei boschi della nostra bella Italia!

Thursday, November 03, 2016

Per te


Mi sento così male al solo pensiero di aver potuto ferire il tuo sorriso, di aver in qualche modo potuto offuscare il sole che splendeva dentro di te. Mi sento male e vorrei tanto spegnermi, accasciarmi su me stesso lasciarmi andare al Nulla. Vivevo di te, del tuo amore. Dei tuoi occhi così grandi, così belli. Oddio quanto sto male all’idea di averti fatto del male. Il senso di colpa è così forte che mi distrugge, annienta ogni mia positività. Se penso di perderti tutto è buio intorno a me. Sei tu l’arcobaleno che colora la mia vita e sempre e solo tu il metro che misura ciò che è bello o buono o brutto. Mio io ma come ho potuto? Io ti amo come le stelle amano il cielo, ti amo come il fuoco ama la legna, senza di te non potrebbe ardere ed io non potrei esistere. Ti amo come l’ape ama il miele, ne da e ne prende vita, ti amo come il mare ama la pioggia, attraverso cui si ricicla e torna a vivere. Sto piangendo. Non oso chiedere di credermi, non posso chiederti di credermi ancora. Eppur lo vorrei. Lo vorrei come si desidera l’acqua nelle onde soffocanti del deserto, lo vorrei come il condannato a morte vorrebbe un attimo ancora di vita. Ieri mi hai stretto le mani ed io faticavo a scorgere dove finisse il mio braccio e dove invece iniziasse il tuo. Quel contatto mi faceva entrare dentro di te e non ne uscivo, non ne uscirò mai. Le lacrime, il dolore, a cosa servono adesso se non puoi entrare nel mio cuore e leggerne sotto le cicatrici e le piaghe i suoi unici pensieri.
Dirti addio sarebbe come diventare cieco perché dopo di te non vedrei più nessuno.
Ma se proprio pensi che tutto questo non debba andare sprecato allora sorridi a questo amore così provato. Io sono pronto a donarle financo il mio sangue ed a trasfonderlo nel suo cuore ferito sino all’ultimo mio respiro.
Il vento dell’apatia soffia forte nel mio cuore martoriato come il corpo di un uomo passato alla fucilazione. Soffia forte attraverso i suoi mille fori scavati dalle pallottole e brandelli di pelle sbattono forti come finestre di un vecchio casolare abbandonato.
Io voglio starti accanto per tutta la vita, vedere la maturità rugare il tuo ed il mio volto, sempre bellissimo ancorché provato dalla brevità della nostra vita. Voglio armarmi della certezza della tua presenza fino all’ultimo giorno
Questa lettera navigherà racchiusa nella bottiglia delle mie speranze attraverso i mari del web, affinché tu possa un giorno raccoglierla e leggendone il contenuto ricondurmi al suo autore e magari capire quanto è vero il mio Amore.
Non vorrei si arenasse sulla sabbia dei giorni che passano veloci ed immemori del passato ci spingono verso nuove braccia.
Non avevo la tua fiducia e non la ho mai guadagnata. Sarebbe bastato che un bacio avesse domato la rabbia ma…
Le impronte dei miei passi come nuvole hanno calpestato e sporcato l’azzurro del cielo.
Un tempo però ti dissi che il vero Amore è come il cielo, potrà oscurarsi ma non potrà mai finire. 

Tuesday, November 01, 2016

Lettera a te.....amore mio


Dicono che la vita è solo un lungo cammino , insensato, secondo me;
… che la morte e la liberazione delle anime che vagano dentro il nostro corpo;
dicono che la felicità la incontri solo una volta nella vita, che passa come un treno e tu …
devi saper prenderla o lasciarla andare via, scegliendo senza volontà un povero taxi per raggiungere la destinazione …
dicono che la morte non perdona, ma non lo fa’ neanche la vita stessa
allora perché continuare ad incolpare l’unico dono che noi abbiamo??
A volte, sai, mi ricordo i sogni che facevo da bambino, anche se sembrano lontani
e so’ di aver desiderato almeno per una volta di poter cambiare tutto il destino dell’umanità’.
Non è facile cambiare ciò che ha già un percorso ben stabilito,
ma so’ che lo sai anche tu, amica mia …
Vedo in te un tesoro, una via d’uscita, una porta su cui posso entrare ed uscire ogni volta che voglio stare lontana dal mondo …
Qui, nel tuo universo tutto è diverso, perfino la luce brilla di più e nelle tue braccia mi addormento come facevo da bambino, sai …
non potrei stare senza di te, neanche volendo, riuscirei a toglierti dalla mia mente,
ormai sei inchiodata nel mio animo e niente porterà via da me il tuo sentimento;
dicono che l’amore non ha età … e questo è vero;
che potresti scalare la montagna più alta del mondo senza paura
che un angelo vive solo se resta lì in cielo, la terra per lui è inferno …
dicono che un bambino piange per nulla e trova la gioia anche nelle piccole cose,
così come fa anche un vecchio.
… che una goccia d’acqua basta nel deserto per annaffiare tutte le 1000 piante che stanno per morire,
… mi rendo quindi conto che la vita è contraddittoria, che potresti fare in un solo attimo tutto ciò che non hai fatto in una vita intera,
che potresti innamorarti solo guardando un sorriso; che potresti affidare il tuo cuore a chi non conosci senza fare domande,
senza pensare al passato, al futuro, ma solo al presente;
… che anche un elefante ha bisogno di un topolino, a volte, cosi come il re ha bisogno di una regina,
..che la vita non è solo un gioco in cui giri la ruota migliaia di volte, ma che conta solo il tempo, le ore che scorrono senza tornare più …
mi rendo conto della diversità delle cose, delle persone …ferma per un attimo in mezzo a tutta questa follia mi chiedo io come sono;
sono un brigante che ha bisogno di una formica per proseguire il suo destino?
..sono la regina in cerca del re per proteggere le mie debolezze?
mi chiedo, mentre la vita passa vicino chi sono e cosa sto’ cercando …
ho mille domande senza risposta, mille paure, mille pensieri, ed ogni volta che mi ritrovo davanti ad un bivio cerco te …
cerco te, che mi fai sentire il brigante, nonostante a volte sono solo una formica;
cerco te, che mi fai sentire una regina, nonostante non porto la corona;
cerco te, che mi fai ridere anche quando nel mio cuore il sole svanisce completamente;
cerco te, che mi dai la forza di andare avanti, piangendo insieme a me ed asciugando le mie lacrime;
te, che a volte ti fermi insieme a me in mezzo alla follia, rischiando di sembrare pazzo come il mondo intero, pur di avere un mio sorriso;
te, che regali le rose che non muoiono mai, le rose dell'amore che crescono nel giardino del tuo cuore;
ti cerco, ti cerco disperatamente ogni volta che voglio stare sotto le ali di un angelo custode, perche tu mi proteggi;…
ed hanno ragione … la vita, come la morte, non vale nulla se non c’e l’amore …
ed io tutta la mia vita la devo a te …