Thursday, April 26, 2018

Tristezza prima e dopo


Lottare contro i pensieri negativi fa sì che rivolgiamo la nostra attenzione verso di essi, aumentandone l’importanza. E se l’origine e la persistenza dei nostri problemi e malesseri fosse legata a questo? Mi propongo una soluzione: la metafora dell’autobus.Spesso siamo assaliti da pensieri negativi come: “Non dovevo comprare un appartamento con un’ipoteca così alta”, “Ho perso tempo a studiare qualcosa che non mi serve”, “Non troverò nessuno come lui/lei”, “Avrei dovuto essere più comprensivo/a, sono stato/a troppo rigido/a” o “Mi sento male da quando gliel’ho detto ieri”. Lottare contro i pensieri negativi, dando essi retta, è come pubblicizzarli: li alimentiamo, di conseguenza il nostro malessere e l’ansia aumentano, ovvero, lasciamo che crescano dentro di noi.La cosa curiosa è che non deve verificarsi qualcosa di particolarmente grave per rimuginare sull’accaduto e perché i pensieri negativi diventino uno stile di vita che influenza le nostre decisioni.Ma come si fa se c'e' un problema che ti affligge a restarne fuori?O per lo meno ci rimani fuori per alcuni istanti facendo si che l'adrenalina compensi lo stato di sofferenza.Ma dopo quando l'adrenalina e' finita e' normale stai peggio di prima e' un po' come quando si presenta un lutto e non riesci a piangere e' dopo a bocce ferme che ti rattristi e stai peggio di come non saresti stato se nel momento topico tu avessi fatto un pianto liberatorio.......Sono perplesso 

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