Tuesday, March 02, 2010

fiume..........





Dal libro "Siddharta" di Hermann Hesse, Adelphi Edizioni 1975:

« Senti? » chiese di nuovo lo sguardo di Vasudeva. Chiaro splendeva il sorriso di Vasudeva, sopra tutte le rughe del suo vecchio volto aleggiava luminoso, così come l'Om si librava su tutte le voci del fiume. Chiaro splendeva il suo sorriso quando guardava l'amico, e chiaro splendeva ora lo stesso sorriso anche sul volto di Siddharta. La sua ferita fioriva, il suo dolore spandeva raggi, mentre il suo Io confluiva nell'Unità.

In quell'ora Siddharta cessò di lottare contro il destino, in quell'ara cessò di soffrire. Sul suo volto fioriva la serenità del sapere, cui più non contrasta alcuna volontà, il sapere che conosce la perfezione, che è in accordo con il fiume del divenire, con la corrente della vita, un sapere che è pieno di compassione e di simpatia, docile al flusso degli eventi, aderente all'Unità.

Quando Vasudeva si alzò dal sedile presso la riva, quando guardò Siddharta negli occhi e vi scorse scintillare la serenità del sapere, gli posò lievemente una mano sulla spalla, con le sue maniere caute e delicate, e disse: « Aspettavo quest'ora, amico. Ora è venuta, lasciami andare. A lungo ho aspettato quest'ora, a lungo sono stato il barcaiolo Vasudeva. Ora basta. Addio capanna, addio fiume, addio Siddharta! ».

Siddharta s'inchinò profondamente davanti al compagno che si congedava.

« L'avevo sempre saputo » disse a bassa voce. « Andrai nelle foreste, ora? ».

« Vado nelle foreste, vado nell'Unità» disse Vasudeva raggiante di luce.

Raggiante si allontanò: Siddharta lo seguì a lungo con lo sguardo. Con profonda gioia, con serenità profonda lo guardò dileguare, e vide i suoi passi pieni di pace, vide il suo capo circonfuso di splendore, vide la sua figura radiosa di luce.