Tuesday, July 14, 2009

Il solito percorso dopo tanti anni.....



Il solito percorso dopo tanti anni.....
Ci incamminiamo lungo il sentiero largo quanto una carrozzabile. Infatti da qui passano i mezzi per gli alpeggi: una volta doveva diventare una strada interpoderale, poi è stata abbandonata. Ora resta la larghezza e un tratto asfaltato a ricordare quella balzana idea! Il primo pezzo, tutto su strada, è all’ombra del bosco. Nonostante l’ora, già un calore umido sale. Proseguiamo un poco. Dobbiamo fermarci a bere, il caldo è terribile!Mi fermo su un tornante a prendere fiato, un po’ di vento mi da sollievo. Proseguo. Se proprio devo stare mele, almeno arrivo al lago! Lì ci sono gli impianti, se non mi passa questo colpo di calore, posso scendere a valle. Al lago ci buttiamo sotto la fontana che c’è nella piazzetta. L’acqua fresca scende nella gola dando refrigerio. Bagno i polsi e le fronte. Mi siedo sulla panchina all’ombra. I ragazzi mi danno dei biscotti. Sgranocchio lentamente, mentre sorseggio altra acqua. Poi optiamo per un caffè al bar, vicino alla funivia. Appena usciamo altra acqua: me ne sarò bevuta un litro in meno di 15 minuti! (La mia salute cagionevole vuole che bevo assumendo fibre molta acqua ed eccolo dunque accontentato) Restiamo poi seduti sul muretto fuori a guardare la nebbia salire, un poco è scura, un poco è bianca. Il sole ogni tanto fa capolino tra le nubi. Intanto il cane del pastore, o meglio del "marghè" ha trovato un altro cane con cui giocare, le loro scaramucce sono divertenti, buffe. Intanto poco distante, a uno dei tavoli, un signore sta elencando le sue "prodezze" in montagna, poi parla dell’Himalaya, di Messner, di tante cose un po’ ardite, ma che sicuramente non proverebbe! Purtroppo dall’aspetto e dai modi sembra il classico "bauscia" milanese, pieno di sé e con i suoi "io sono, io faccio, io qui, io là..." che dicono subito che lui è uno di quelli che non ha neppure fatto il sentiero a salire, ma si è servito della bidonvia! Eppure di gente simile continua ad essercene e sembra moltiplicarsi...mah!Quando finalmente giungiamo sulla strada interpoderale, le scolaresche ci raggiungono. E’ un vociare allegro, ma stona con il silenzio della montagna, con queste rocce che incombono a sinistra e il ruscello che scorre a destra. La strada sembra infinita, lunghissima. Per fortuna giungiamo alla macchina. Il caldo è pazzesco, le gambe non hanno consistenza....sono sulla strada principale mi addentro dentro il boschetto dove c'e' la fontanella solita e mi metto li a riposarmi a bere e a prendere un po' di fresco....madre natura ci vede a mettere una "fontana"...una sorgente di quel tipo nell'interno di un boschetto cosi fatto....e non ci vuole molto a trovare un po' di pace in definitiva a staccare la spina e riposarsi un po senza pensare a chisa' che cosa.......






Siediti sulla riva del fiume e attendi.
Prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico.

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