Friday, January 25, 2008

Montezemolo :

ROMA - Un governo tecnico per consentire al paese di superare un momento difficile in un contesto internazionale ancora più difficile. Quindi fare le riforme e andare avanti col risanamento. Confindustria non è prevista nella lista dei soggetti che saranno consultati dal Presidente della Repubblica per risolvere la crisi di governo, ma il suo presidente, Luca Cordero di Montezemolo, indica una strada netta.

"Tutti - dice parlando a Siena alle assise degli industriali toscani - nei momenti di crisi, soprattutto dopo avere assistito al triste spettacolo da suk di questi giorni e alle scene vergognose di ieri in Senato, desideriamo che la parola torni a noi cittadini attraverso le elezioni". E' naturale ed è giusto, aggiunge che "le elezioni ci sembrano l'unico modo per poterlo fare. Ma attenzione: con questa legge elettorale la parola non torna ai cittadini ma alle segreterie dei partiti con liste pre-confezionate per consentire altri giri di giostra a chi non vuole un vero rinnovamento".

E' un'analisi durissima del quadro politico quella che fa Montezemolo. E non solo per le tristi scene viste ieri al Senato. Così il presidente della regione Sicilia Totò Cuffaro diventa "un esempio delle due facce di questo paese. Da una parte ci siamo noi che lottiamo contro il pizzo. Dall'altra c'è uno come lui che è stato condannato ma resta al suo posto".

Secondo Montezemolo l'Italia, dall'entrata dell'euro in poi "non è stata governata, è mancato un grande progetto paese, una vera missione, una sfida". Il leader di Confindustria nel suo intervento, se la prende anche con le migliaia di società a controllo pubblico diventate "discariche per politici trombati", evidenzia Montezemolo.
Alla luce delle vicende degli ultimi giorni concernenti le indagini sulla famiglia Mastella, Montezemolo ha parlato di "una politica sempre più concentrata sulla spartizione di posti e poltrone che sta invadendo ogni settore della vita del Paese. Primari, direttori delle Asl, professori; oggi nell'enorme macchina della pubblica amministrazione italiana - dice Montezemolo - merito e concorrenza sono valori che continuano ad essere troppo spesso sconosciuti mentre contano di più raccomandazioni e appartenenze di partito".

Montezemolo ha anche definito la decisione di Benedetto XVI di non andare all'università 'La Sapienza', una "fortuna" per l'Italia. In caso contrario, ha detto, dopo essere sulle prime pagine del mondo per i cumuli di immondizia di Napoli, "saremmo stati sulle prime pagine dei giornali internazionali, anche per la contestazione al Papa".

Montezemolo ha concluso il suo intervento con un appello "alle forze più avvedute e responsabili di entrambi gli schieramenti" a fare una legge elettorale prima di andare al voto. "Mettete da parte gli egoismi di partito - ha detto Montezemolo - ricordate che siete in parlamento per fare il bene del paese. Una breve ed efficace stagione di riforme condivise, nell'interesse generale, è non solo indispensabile ma è anche possibile. E consentirà poi a chi vincerà le elezioni di poter governare davvero".

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