destino e Daniele
di predestinazione) o derivato dalla volontà umana.
Nella grecia antica, il 'Fato' era invicincibile e persino gli dei vi dovevano sottostare,
come proclamò la Sibilla nell'Oracolo di Delfi.
Il Fato può essere personificato come un dio od una dea. Nella cultura greca è personificato
dalle tre Moire (chiamate Parche dai Romani). Una dea senza scrupoli, Nemesis, rappresentava
la cieca distribuzione della fortuna per gli antichi greci come Omero, con intenzioni né
buone né cattive, ma semplicemente in proporzione a seconda dei suoi desideri. Al tempo
delle monarchie ellenistiche, dopo la morte di Alessandro Magno, l'immagine di Tyche con sul
capo una corona di mura cittadine, rappresentava le fortune di una città, che cercava di
preservare la propria esistenza nella violenza caotica del periodo dei diadochi.
Nella mitologia norrena, le Moire avevano la loro controparte nelle tre Norne. Il destino
finale di tutti gli esseri viventi è il Ragnarök, la battaglia che persino Odino dovrà
affrontare alla fine del mondo.
Molte altre mitologie e racconti illustrano l'inutilità di qualsiasi tentativo di sfuggire
al fato.
Il destino è una fonte di ironia in letteratura; i personaggi possono agire senza realizzare
il proprio destino, del quale però gli spettatori o i lettori sono già al corrente. Questa
forma di ironia è importante nella tragedia greca, come lo è nel teatro di Schiller, nella
Forza del destino di Verdi, o in Thornton Wilder The Bridge of San Luis Rey, o con la
conoscenza di Macbeth del suo stesso destino, che non preclude però affatto una conclusione
tragica. Il tema comune in queste opere è un protagonista che non riesce, per quanto
ardentemente si sforzi, a sfuggire ad un destino già fissato.
DANIELE
Altri nomi con le medesime caratteristiche:
Evaristo, Fabio, Ignazio, Lamberto, lionello
Chiave del nome:
Colui che sorride
Animale totem: Capodoglio
Simboleggia la fuga di fronte al pericolo
Vegetale totem: Agrifoglio
Rappresenta l'amore
Colore personale: Giallo
Indica intuizione, ottimismo e spinta verso il nuovo
Daniele è un tipo flemmatico e tranquillo anche se attivo e concreto. Difficilmente perde il
sangue freddo anche quando gli capita di sentirsi a disagio. Tuttavia è difficilmente scosso
dagli avvenimenti perché è in genere molto forte anche se non parla dei suoi guai solo per
non annoiare gli altri. Quando qualcosa non va tende a rifugiarsi nella profondità del suo
io talora rinunciando anche a progetti che parevano già perfettamente avviati: e certo non
si saprà mai perché ha rinunciato. Daniele è un introverso.
Nonostante cio' ha un grande desiderio di amicizia sia con gli uomini sia con le donne,
amicizla che tende spesso a mitizzare anteponendola perfino all'amore. Intelligente e
profondo, Daniele è sempre un po' artista. Se fa il medico potrà fare anche il pittore, se è
avvocato nulla vieta che si diletti poi di poesia o di musica. Ha una forte immaginazione e
si adatta a tutti i mestieri.
In amore è come l'agrifoglio che offre i suoi frutti rossi anche d'inverno. Daniele appare
cioè sempre coerente e la sua amicizia amorosa è, si puo' esserne certi, tenace e fedele. Ma
non si cerchi di influenzarlo chiedendogli continue e pedanti prove d'amore.
Sessualmente è spesso molto sensibile ma non ama parlare dell'argomento; non sempre sa
capire i propri stimoli e soprattutto gli è difficile conciliarli con il sentimentalismo
(sia pure represso) di cui è pervaso.