Sunday, October 30, 2016

riflettere


Sto bene da solo, ma non sono un solitario. Cerco gli altri per scelta, non per timore della solitudine. E scelgo con chi stare. Perché siamo fatti per stare con pochi.
- Sto bene, troppo bene da solo, solo con me stesso e il mio mondo, fatto di cose semplici ma che mi bastano e appagano!. 
Anche con persone che conosco da una vita non mi sento perfettamente bene e/o a mio agio come quando sono da solo.
Mi sento invece pienamente in sintonia in mezzo alla natura... un giro in bici tra le campagne, o un'escursione in montagna non hanno prezzo.

- Ho avuto pochissimi amici: ... oggi, ho perso i contatti con tutti ... è stato un processo graduale ma inevitabile, oserei dire naturale: strade sempre più diverse e distanti (loro quelle tradizionali di un giovane comune), crescente incompatibilità caratteriale, mentale, ideologica, ecc.

- Mai avuto alcun bisogno o necessità di uscire in compagnia per andare in locali, bar, discoteche, party, concerti ecc., che non mi attraggono proprio, visto che anzichè divertirmi, mi annoio, o ne ricavo solo un mal di testa. Sto troppo bene nel relax di casa mia.
Molti pensano "stai buttando la tua gioventù, non sai cosa ti perdi", ma è gente che non riesce a capire (perchè dovrebbe ESSERE me, invece si limita a giudicare col suo metro e la sua vita) che io sto benissimo anche così, e che posso tranquillamente fare a meno di molte cose e divertimenti irrinunciabili per tutti gli altri "normali"!!.
Quindi, perchè dovrebbe essere una "perdita", se non provo alcun interesse per quelle cose?. Non è che mi auto-escludo, per qualche motivo, pur avendo una voglia matta di fare questo o quello, o di andare di là o di quà... (in tal caso avrebbero ragione) semplicemente, è un "mondo" a me totalmente estraneo e incompatibile, che non mi ha mai riguardato o attratto.

- Ho passioni, hobby e interessi del tutto insoliti, particolari (per ora non intendo rivelarli nemmeno qui, cmq niente di pervertito o moralmente discutibile, tranquilli  ), che ovviamente, quelle rarissime volte che li ho dichiarati a qualcuno (errore mai più commesso), hanno solo peggiorato la mia già compromessa situazione per i motivi sopra elencati, rendendomi ancora più "alieno" in mezzo agli altri.

- Anche il fatto di rimanere single a vita, è una cosa che ho accettato serenamente, non più in maniera passiva come qualche anno fa, ma nella piena consapevolezza che, oltre a stare bene da solo a prescindere, non è oggettivamente possibile pensare di poter creare una relazione affettiva nelle mie attuali condizioni, e/o che qualcuna possa realmente interessarsi a me......... servirebbe un miracolo, un autentico miracolo, una totale trasformazione del mio essere.

- Genitori a parte, nessuno (a ragione) mi ha mai potuto apprezzare per ciò che sono, ma mi hanno sempre apprezzato molto per quello che ho fatto o dato, dalla scuola al lavoro (mettendoci sempre un buon rendimento, disciplina, costanza, precisione, attenzione, correttezza, disponibilità...),... queste sono le mie qualità, ne sono ben consapevole e su queste devo puntare per il futuro. 

-"Sta su de dos!" è la frase usata dalle ragazze lombarde, per allontanare quelli che considerano scocciatori, dalla loro intangibile persona, almeno io l'ho sentita usare sempre per questo motivo.
-comunque ho qualche dubbio... anche io per anni mi ripetevo che stavo bene così,che questa era il mio "stare bene".
ma solo per non ammettere i miei problemi e la mia debolezza con me stesso e con gli altri.
-I tre quarti delle malattie delle persone intelligenti provengono dalla loro intelligenza.
-In ogni caso ragazzi, non sopravvalutate il mio discorso dello stare bene... intendo dire semplicemente che, al momento, affronto la solitudine con serenità e tranquillità, senza particolari sofferenze...... è stare in mezzo agli altri che mi fa stare male, a disagio.... Questo mi pesa MOLTO, è un grosso ostacolo, e migliorare la situazione non è facile!.



da PensieriParole

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