Monday, October 17, 2016

ieri,l'altro ieri,tempo fa


ieri passeggiavo nel bosco cercando di riflettere su me stesso,non so mai cosa pensare,e' incredibile come la solitudine e il silenzio mi rilassano.Avevo pero' paura di essere osservato da qualcuno.


Ho bisogno d'aiuto e non so cosa fare perchè non capisco cosa ho.Io non so se il mio malessere è psicologico o fisico, ma provo una stanchezza continua da appena sono alzato a quando vado a dormire. Un'apatia che non va via mai. Devastante. Una svogliatezza che si mantiene sia nelle attività lavorative che nelle uscite di piacere.Elenco i miei sintomi, sappiate che mi stanno distruggendo realmente la vita, vivo da anni in queste condizioni e non so come contrastarli a parte sforzarmi di continuare le mie attività.- Stanchezza continua- Mi sento come se non dormissi mai abbastanza- Se faccio qualsiasi sforzo sento facilmente il respiro corto malgrado non abbia problemi fisici o di sottopeso/sovrappeso, a volte è accompagnato da giramenti di testa, dolori muscolari dietro la schiena o un rincoglionimento generale (difficile da spiegare, senti come se il cervello fosse vuoto), certe volte mi si intorpidiscono anche le gambe-Non ho mai voglia di fare niente- Quando sono in attività, a volte la stanchezza mi crea talmente tanta tensione e stress da avere degli attacchi di panico perchè sento di non potercela fare.- ho pochissima concentrazione nelle cose che faccio.Io non so se sia un problema psicologico (la mia vita è stata intrisa di problemi)o fisiologico (forse un mix di tutte e due le cose), quello che so è che sto impazzendo: le persone che mi sono attorno pensano che sia semplice prigrizia e svogliatezza ed io sto vivendo la vita con ansia e paura per il futuro. Io non credo che la pigrizia possa elevarsi al tal punto da limitarti le attività quotidiane.Altre cose che possono o non possono essere correllate:Capelli e unghie deboli, mi cadono moltissimi capelli e le unghie si spezzano sempre.Occhiaie profonde e pelle pallida. Pressione bassaleggera tachicardia

Caro dottore alcuni anni fa ho affrontato una brutta crisi con un mio collaboratore che non si é risolta grazie all aiuto di una buona cura psichiatra e ora il nostro rapporto conflittuale e siamo passati da fasi difficili,il mio rientro al lavoro e lui che aveva messo in dubbio tutto per mettermi in cattiva luce.in quel periodo anche io (probabilmente vedendo crollare i miei punti di riferimento) ho rivalutato me stesso e il mio passato e in particolare un episodio.
già questo vuol dire che probabilmente non si tratta di violenza,giusto? Penso che una vittima di violenza abbia chiaro cosa le sia successo,no? Ai tempi ne ho parlato solo con il mio piu' caro amico (che non mi ha creduto) e con il mio più caro amico che mi ha portato da una psicologa con cui ho fatto solo 4 sedute perché mi sentivo discretamente quando non la vedevo,malissimo durante le sedute (una volta siamo state quasi tutta la seduta in silenzio).anni dopo ho avvisato i miei genitori dato che ho sempre avuto qualche problema di ipervigilanza,difficolta ad addormentarmi , insofferenza.
So che é una questione stupida...tutto sommato non cambia nulla se si sia trattato di errore stupido di una ragazzino o di altro...ma sono anni che mi tormenta l argomento...i piccoli disturbi che citavo sopra sono molto peggiorati (insonnia,ansia,).
Insomma non capisco perché ma é diventato un argomento che mi tormenta.
so che probabilmente dovrei rivolgermi a uno psicologo ma non so se possa avere senso a 16 anni dall episodio in questione e temo di rompere il sia pur precario equilibrio raggiunto...
Dico sempre di attendere LUI il mio nemico sulla riva del fiume,ma spesso ho il sangue amaro.Non so cosa fare.....

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