Thursday, September 22, 2016

Il leone ci insegue


“Ogni giorno una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone altrimenti morirà”. E allora io, con la mente invasa dal pessimismo assoluto, risposi: “Beh, fossi io la gazzella, mi farei mangiare dal leone e chi si è visto s’è visto!”. Un lieve sorriso comparve sul volto della dolce del mio dottore.Se fossi una barchetta di carta che sbatte negli scogli mi lascerei andare a fondo. In quel momento per me aveva un senso, perché passare la vita a correre per non morire? Non è più facile lasciarsi mordere l’anima finché il leone sarà sazio?o affondare nel profondo del mare come una culla gigantesca che ci puo' accogliere.Ora aspetto il Pronto Soccorso, i medici e i dottori, perché penserete che io sia un malato semi-rinchiuso. È più facile dare questa denominazione a chi, come me, soffre di depressione. Non mi soffermo sui motivi, non mi capireste, e , per di più, non devo giustificarmi con nessuno, ma, a seguito di una discussione, mi son ritrovato ad ascoltare dei commenti riguardo a questo disturbo che mi hanno letteralmente scioccato.Molte volte i malesseri compaiono senza un motivo apparente.La depressione, o come la si usa chiamare “mal di vivere”, è un argomento di cui si parla poco, ma molta gente ne soffre e sta in silenzio o non si cura. So che molti di voi penseranno che ci sono malattie peggiori, quelle del corpo, che decidono per noi, ma vi posso assicurare che la vita mi ha insegnato a conoscere anche quella. Al timone della depressione navigano loro: le nostre emozioni, quelle represse, mai fatte uscire, trattenute nella nostra mente finché, al cambio della guardia, eccole prendere il controllo. Ci si arrende completamente alla parte negativa dei nostri pensieri, è come se ci fosse nella nostra mente un duello tra negatività e positività, è una lotta lunga una vita, ma ad un certo punto, degli eventi o qualcos’altro mettono k.o. i pensieri positivi ed ecco salire sul podio ansia, angoscia, paura e il “lasciatemi stare”.E poi chiamano la sindrome "bipolarismo" io mi definirei "monopolare".Ed è proprio qui che avviene il senso della nostra vita, dimostrare a noi stessi la forza che abbiamo dietro quelle lacrime versate sulle lenzuola,o non versate che rimangono nel cuore, quelle tazze di camomilla che non finiscono mai, dietro i pianti di chi ti ama e non sa cosa fare per te. Già, l’amore può guarire, ma non sempre può bastare, perché se non ami te stesso è come se gli altri amassero un fantasma, qualcuno che non esiste, e quindi per noi i malati  siete voi.In molti casi si vive bene in solitudine con il proprio essere senza nessuna persona accanto a riflettere con il proprio inconscio.Non è facile, non è facile per niente, è come prendere a pugni un muro, solo scavalcando lo si può superare, ma non tutti hanno un fisico atletico e questo non vuol dire che siano meno forti.In molti casi c'e' l'arrendevolezza e ci si adagia nel male oscuro come fosse un lieto,poco piacevole,compagno.La depressione non deve essere un tabù, un disturbo di cui vergognarsi, perché siamo tutti gazzelle e corriamo verso la stessa direzione. Chi andrà più veloce, chi rimarrà indietro, chi arriverà strisciando al traguardo, ma l’importante è lottare, non importa come e quando, quel leone ha fame e se lo alimentiamo con la nostra ignoranza, sarà più veloce e chi sta indietro cadrà. “Devi reagire!” è la frase che tutti ripetono,come fa male sentirselo dire anche se tu lotti e non riesci a raggiungere il traguardo, ma non capite che il problema è proprio il non voler reagire, si abbandonano le forze e soprattutto la speranza. Io auguro a chi riesce a dominare la sua situazione, di non rinunciare mai a darsi una seconda possibilità, che solo l’aver affrontato il problema vuol dire che la voglia di vivere non si è ancora spenta. Non sei solo ad affrontare quel mare profondo e non vergognarti di quello che senti, perché nessuno ha il diritto di giudicare, anche se lo faranno, pensa che è meglio vivere con una spada in mano, piuttosto che nascondersi dietro uno scudo. Si perde una battaglia, ma non la guerra! Tutti meritiamo la serenità, specialmente se sudata, ma dipende solo da noi, con che occhiali vogliamo vedere la vita.
“Nascere è ricevere l’universo in dono”.

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