Saturday, September 17, 2016

come riflettere:razionali indipendenti




Per i razionali indipendenti come mi definisco io troppa vita sociale e compagnia sono un vero stress. Il fatto di non avere abbastanza tempo per stare soli con sé stessi e doversi adeguare troppo agli altri, li stressa eccessivamente, impedendogli di recuperare le energie nel modo dovuto. Ecco perché i razionali indipendenti dovrebbero sempre accertarsi di avere abbastanza occasioni per starsene tranquilli in disparte, sia sul piano professionale che nella vita privata. Così facendo l’effetto distensivo è garantito! Buone occasioni di relax per questo tipo sono tutte le attività che ne stimolano la logica. Tra queste vi sono ad esempio i giochi di strategia (come la dama, macchiavelli, il poker,il computer), gli indovinelli complicati e i rompicapo (come sudoku e sikaku) o naturalmente tutto ciò che riguarda la programmazione e il computer. Anche la meditazione aiuta molti razionali indipendenti a ritrovare la pace, come anche ascoltare musica.In questo periodo sentirei anche il bisogno di un ritiro spirituale che non so se sarebbe un ritiro vero e proprio di preghiera ma anche una ricerca con il mio IO,una riflessione silenziosa tra me e la mia psiche.I razionali indipendenti preferiscono sempre andare contro corrente, anche in fatto di sport. Si sottomettono alle regole molto malvolentieri, tanto che un potenziale allenatore ha del filo da torcere con loro: occorre sempre spiegargli minuziosamente perché una cosa deve essere fatta in un certo modo e questo lo sto sperimentando con le lezioni per imparare a nuotare, e non in un altro, prima che si lascino convincere. Tuttavia, visto che i razionali indipendenti sono non solo bramosi di imparare e sapere, ma anche perfezionisti e attenti alla performance, sul piano sportivo è comunque necessario invitarli alla moderazione. Di tanto in tanto esagerano con le aspettative verso sé stessi, pretendendo l’impossibile, e finiscono poi per nuocere al proprio organismo piuttosto che prendersene cura. Quasi come per controbilanciare i loro principali interessi, molto cerebrali e poveri di movimento, i razionali indipendenti avvertono a intervalli irregolari un forte bisogno di scaricarsi a livello fisico, raggiungendo possibilmente i propri limiti (o superandoli). Così non di rado si lanciano in estenuanti attività fisiche, alcune decisamente rischiose, come jogging o mountain bike – preferibilmente da soli – e si godono questa esperienza con grande intensità, prima di fare ritorno alla loro torre d’avorio intellettuale. Alcuni si sentono anche attratti da sport affini alle loro grandi doti di concentrazione, focalizzazione e pensiero strategico, come l’immersione, il golf, il tiro o simili.I bisogni dell’organismo, come mangiare e bere o il senso di stanchezza, persino la sensazione di dolore, vengono percepiti dai razionali indipendenti in modo meno intenso rispetto a molti altri tipi. Sostanzialmente li considerano mere necessità, purtroppo inevitabili, che ogni volta causano una sgradita interruzione dai loro veri (interiori) interessi personali. Non per questo consumo i pasti in fretta, distrattamente, per tornare a dedicarmi il più presto possibile a ciò che amo di più. Questo è sano, e vuol dire anche non ricorrere troppo spesso al cibo spazzatura o ai pasti pronti, con frequenti ripercussioni negative anche sul peso! Per i razionali indipendenti è inoltre molto difficile buttare via del cibo, che magari hanno comperato o cucinato in eccesso oppure che hanno ricevuto in regalo. Devono sempre pensare che quel cibo è costato del denaro – e così lo mangiano, magari controvoglia, anche se non gli piace affatto o addirittura non gli fa bene. Naturalmente lo stesso accade ancor di più quando mangiano fuori – per loro è difficilissimo lasciare qualcosa nel piatto al ristorante! Così divorano coraggiosamente l’intera porzione, perché certo è pagata, invece di smettere quando sono sazi. Ai razionali indipendenti farebbe veramente bene adottare un approccio più consapevole e attento verso sé stessi e la propria alimentazione.Si nota che questo tipo di persona, riflettere troppo è un problema. Riflettere è naturale, ma attento a non eccedere. Il pensiero è il principale nemico di molte persone. Prima di fare qualsiasi cosa cadi in una trappola di pensieri, un vortice senza fine che ti porterà a non agire. Sei sicuramente una persona riflessiva, questo è un bene, ma impara anche a lasciarti andare, a seguire le tue inclinazioni, il tuo Sè o il tuo IO. Il fatto che tu ti ponga questa domanda fa di te una persona intelligente, a volte segui però la tua intuizione, il tuo istinto. Fidati e ti troverai meglio. "La riflessione rende gli uomini codardi.", recita William Hazlitt. Credi a Dostoevskij quando ti dice:"Vi giuro signori, che l'essere troppo consapevoli è una malattia, un'autentica, assoluta malattia." Il mio consiglio, su esperienza personale è quello di trovare l'equilibrio, tra riflettere e agire.Riflettere troppo ha aspetti negativi e positivi nella persona a livello personale e salutare e comportamentale e perche' no nella vita sociale.Sono sempre piu' confuso,voglio meditare,voglio una persona che mi aiuti e spero di farlo presto la mia indecisione molto spesso manda in default la mia testa e riappare il male oscuro.Che dire non mi ha mai mollato e credo che dovra' essere un lieto compagno per la mia vita prossima ventura.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home