Tuesday, September 20, 2016

tristezza


Tutti sappiamo cosa significa attraversare un brutto momento, quando il dolore e i pensieri negativi ci obbligano a riprogrammare molti aspetti della nostra vita. A volte il semplice fatto di vivere momenti del genere è un modo per imparare e ottenere nuove strategie per affrontarli in futuro.Ma se la tristezza dovesse essere costante nella nostra vita? Cosa succede se questo malessere interiore, il dolore e lo sconforto non scompaiono, ma ce li trasciniamo dietro giorno dopo giorno? In questo caso, si tratta di un disturbo chiamato distimia.La distimia è una forma di depressione, caratterizzato da sintomi affettivi ed emotivi importanti, che nella quinta edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali  (DSM-V) viene classificato come “disturbo depressivo persistente”. 
  • È una costante sensazione di tristezza e di sconforto. Non ci sono momenti migliori o peggiori, ma di solito questa sensazione emotiva così negativa dura più di due anni o piu'.
  • Vale la pena sapere che questo tipo di disturbo non è quasi mai legato a “fattori esterni”, vale a dire, non sono necessarie delusioni o perdite affettive per cadere in questa forma di depressione. L’origine è organica e quasi sempre ereditaria
  • Di solito compare intorno ai 21 anni di età.(1998)
  • Nonostante ci sia una componente ereditaria, lo stress solitamente è un fattore che peggiora notevolmente questa sensazione di sconforto.
  • Alla tristezza si aggiungono il cattivo umore, la stanchezza, l'insonnia i disturbi alimentari e la difficoltà di concentrazione.
  • Se la distimia non viene trattata in tempo, può sfociare in una “depressione maggiore”, cioè un disturbo mentale ancora più grave.
  • Innanzitutto, bisogna avere ben chiaro che la distimia è una patologia che va gestita e affrontata durante tutto l’arco della vita. Possiamo godere di una qualità di vita adeguata giorno dopo giorno? Sì, è possibile, ma sono necessari alcuni passaggi:
    • Farmaci antidepressivi
    • Sessioni di psicoterapia comportamentale e cognitiva, più incontri di gruppo.
    • Assistenza medica periodica durante tutta la vita.
    • Sostegno e conforto sociale (amici, parenti) e personale.
    Dobbiamo tenere presente che l’origine di questo disturbo è ereditaria, quindi organica. Quasi sempre si verifica un’alterazione nei neurotrasmettitori di serotonina.Questo significa che i farmaci saranno efficaci e che, senza dubbio, la terapia psicologica sarà di grande aiuto. Tuttavia, bisognerà seguire questi trattamenti e terapie tutta la vita. In questo modo, le persone affette da distimia potranno godersi la vita giorno dopo giorno realizzare i loro sogni e raggiungere i loro obiettivi.
    È necessario che le persone a cui è stata diagnosticata la distimia siano consapevoli del loro problema e che dimostrino di avere grande forza interiore per capire cosa sta succedendo loro. È una malattia da tenere sotto controllo e soprattutto è importante individuare e gestire le fonti di stress e di ansia perché possono far peggiorare la situazione.
  • Alle volte parlo con un amico ci incontriamo per strada, inizia una conversazione. "Come va?" dice il prima" "Non me ne parlare, sono depressissimo» il  la secondo, il cui racconto in realtà mi fa apparire solo un po’ annoiato del suo lavoro e della sua vita privata. Il fatto è che chi e' depresso non ha quasi mai la forza e l’entusiasmo per usare il superlativo (non dice sono depressa ma depressissima), una frase simile è l’emblema della paradossale “cultura della depressione” che ci circonda. Tristezza, malinconia, sconforto, mancanza di forze e di entusiasmo, sbandamenti un po’ più prolungati o intensi del solito, vengono catalogati da chi li vive o da chi sta intorno come depressione.

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