Saturday, October 28, 2017

Fumare il sigaro ORA va di moda



Partirei con elencare i posti dove al chiuso si possono fumare i sigari qui nella mia provincia:sale slot tutto il giorno,alcune salette sempre slot mattina/pomeriggio/sera in 2 o 3 bar oppure nei night club un po' piu' altolocati ma questo la sera.E se rimani senza la sera? l'unica cosa e' prendere o l'autostrada se l'autogrill e' vicino e se il gioco vale la candela o altrimenti passare nel retro dell'autogrill spesse volte luoghi impervi e malfamati perche' si c'erano anche 2 o 3 bar aperti tutta la notte ma la crisi economica aime' ha fatto chiudere anche quelli e li ha fatti diventare dei semplici bar 7:00-23:00.Io mi riferivo a orari piu' inconsueti tipo dalle 01 in poi se resti senza sei spacciato.Un po' come se ti serve un medicinale dovrebbero tenere un tabacchino 24h/24.Questo fa parte della mia filosofia di alcuni anni fa quando eravamo in pochi fumatori ma da qualche decennio fa a oggi sembra proprio il contrario, e non solo nei salotti, alle cene, nei club, nei fumoir, insomma in quei luoghi deputati anche ai piaceri del fumo lento.La parte piu' ignobile secondo me sono i sigarini quelli grandi come una sigaretta.Un'offesa per il fumo lento.
Sempre più spesso i fumatori di sigaro li incontri per strada, mentre camminano, veloci, indaffarati per una giornata piena di appuntamenti, li osservi fumare mentre guidano oppure prima di entrare in banca o in un ufficio, che “tagliano la testa” al loro amato sigaro e se lo mettono in tasca.Io non ho questa abitudine lo appoggio su una finestra o da qualche altra parte dove lui ( il sigaro ) si puo' lentamente spegnere per ritrovarlo dopo.
Fumano gli uomini maturi, fumano i ragazzi, fumano le donne.
Certo non è la prima volta che nella storia dell’umanità il sigaro diventa moda e passione, il fatto difficile è distinguere quanto ci sia di reale godimento nell’accendersene uno e quanto di emulazione, atteggiamento, posa specie nei ragazzi giovani.
E si, perché, diciamolo francamente, ammantarsi di quel certo fascino hard boiled da personaggio noir è abbastanza facile mantenendo tra i denti un cubano o un toscano, e magari calcandosi in testa una coppola a quadretti o un Borsalino sulle ventitre.
Però, però… c’è anche il cultore puro del sigaro, quello che gode di tutto il rituale slow; dal momento in cui decapita con cutter il suo avana, passando per la combustione innescata dal jet-flame, fino a giungere all’ultima boccata.Io personalmente fumo il toscano ammezzato e devo dire che mi dispiace di non trovare il tempo utile per potere fumarlo intero infatti quando si avvicina la zona fuoco alla bocca sento il sapore cambiare.
E questo appassionato non è solo! Anzi. Forse poche cose al mondo hanno avuto tanti estimatori quanto i sigari, persino un uomo celebre per aver rivoltato la psiche degli essere umani come un guanto, mettendone a nudo sogni, pensieri, nevrosi non faceva mistero della sua dipendenza dalla nicotina; e gli sarebbe stato anche difficile dissimularla dal momento che quel signore, che si chiamava Sigmund Freud,di sigari ne fumava fino a 20 al giorno e diceva “ I sigari mi sono serviti per cinquant’anni come protezione e come arma nella battaglia della vita…essi sono in grado di dare un immediato piacere e indipendenza dal mondo esterno”.
Sigari in quota rosa.
Tra gli estimatori del fumo lento non ci sono solo uomini, molte donne non disdegnano il gusto di un buon toscano. 
Il sigaro è filosofia?
Una cultura, filosofia quella del fumo lento che spesso e volentieri va a braccetto con un approccio ironico, gaudente e scanzonato nei confronti dell’esistenza. Attingiamo ancora all’epoca del lumi e facciamo parlare Francois de La Rochefoucauld, incaricato dal governo francese di rapporti diplomatici nelle Americhe, che scriveva: “ Grande risorsa il sigaro. Bisogna aver viaggiato nei boschi, e solo, per comprenderlo, perché quel che c’è di meno nel sigaro è il piacere di fumare. Tutto il suo beneficio è morale. Siete portato alla noia? Il sigaro vi occupa e vi svaga. Siete incline al malumore? Il sigaro ne fa svanire la disposizione. Siete spossato da domande assurde? L’uso del sigaro vi dispensa dal rispondere senza troppa scortesia. Non trovate quasi da mangiare in albergo? Il sigaro inganna la fame. Siete perseguitato da idee tristi? Il sigaro vi tuffa nell’astrazione, nell’intorpidimento al posto della pena. Infine, avete qualche ricordo dolce, qualche pensiero consolante? Il sigaro vi ci tiene più a lungo. Qualche volta si spegne, e felice colui che non sente il bisogno di riaccenderlo subito. Potrei dirne ancora ben altro, ma eccone a sufficienza sul sigaro, al quale io dovevo questo piccolo elogio, per i servigi che mi ha reso”.
Sigaro, uno stile di vita che …salva la vita
Questo è troppo diranno i lettori salutisti: come può la nicotina aumentare le nostre chance di sopravvivenza, quando è certo invece che come un cutter il fumo ghigliottina la nostra salute?
Il protagonista di questa storia bizzarra è ancora una volta una celebrità: Pablo Picasso. Malaga, corre l’anno 1881 una donna partorisce, il neonato è in pericolo di vita, non respira. Cosa pensate abbia fatto il dottore, che mentre aiutava la puerpera a partorire trovava anche il modo di fumare un buon sigaro? Prende il neonato e gli soffia il fumo denso del suo sigaro nelle narici, Pablito tossisce e si salva!
Poi c’è il sigaro della discordia
Motivo di liti furiose tra uomini e donne, il sigaro ha fatto tremare più di un’unione, mettendo a dura prova la tolleranza delle donne per il cattivo odore che lascia in casa e sulla persona, ed anche perché fa nascere giustificate preoccupazioni sulla salute del proprio sposo.
La Regina Vittoria, una delle più grandi proibizioniste della storia, appena salita al trono tra le altre cose decise che fumare era vietato. Non era contento di questa norma il figlio, Edoardo, infatti appena la mamma passò a miglior vita si dice che proclamasse: gentlemen, you may smoke, abolendo con questa frase il divieto.
Chiudiamo venendo a tempi un po’ più recenti: Groucho Marx rispose alla moglie che non voleva fumasse “vorrà dire che rimarremo buoni amici”.
A qualcuno dopo questa lettura forse sarà venuta voglia di accendersene uno, di sigaro, ma mi raccomando seguiamo le indicazioni di Mark Twain che disse: “Fumo con moderazione, certo, un solo sigaro per volta”.


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