Sta passando il ciclone
Oggi e' stata una giornata triste,troppo triste dalle 10 di stamani a ora che sto scrivendo e mi accingo tra poco ad andare a letto verso le 20:30.Non sono riuscito ad andare a una festa,ad andare alle parole d'oro per stare un po' da solo.Non sono riuscito a fare nulla se non una passeggiatina nella vietta di fronte la chiesa che conduce al cimitero passando dietro la madonnina.Li ho trovato anche bruno ma non avevo voglia di parlare.Speriamo che domani passi ma non ci credo essendo esperto e' come un ciclone ora sono dentro il ciclone poi smettera' tra qualche giorno e ci sara' da raccogliere i cocci.Buonanotte a chi mi legge e a chi mi vuole bene.
La tristezza è un'emozione contraria alla gioia e alla felicità. Essa può essere provata in condizioni normali, durante la vita di tutti i giorni, oppure a causa di un evento particolarmente drammatico, come una perdita o un lutto.
Il momento della tristezza rappresenta l'incontro tra il desiderio e i suoi limiti propri. Non è l'esterno che in qualche modo delimita il desiderio, bensì questi limiti sono costitutivi del desiderio stesso. Accettare la propria limitatezza aiuta in qualche modo a superare la tristezza.
Questo sentimento è proprio soprattutto degli artisti, che cercano continuamente di superare sé stessi. Molti pittori, poeti, musicisti hanno prodotto le loro migliori opere in momenti di grande tristezza e malinconia . Come dicevo nel post precedente nei momenti di tristezza se ti isoli riesci a parlare con il tuo Io e a creare grandi cose.
La tristezza è un sentimento fisiologico se limitato ad occasioni circoscritte. Se questa situazione perdura per lunghi periodi si parla di depressione.
È il sentimento che si prova quando si perde una persona caraLa tristezza puo' nascere dal nulla essere intrinseca alla nostra personalita' viene in momenti dove nulla ti turba e ti rende infelice,anche quando le cose vanno tutte bene
La tristezza può essere anche portata dall'insoddisfazione.
La tristezza può essere anche portata dall'insoddisfazione.
Durante il medioevo la Chiesa aveva incluso nei Peccati Capitali anche la tristezza, in quanto questo sentimento indicava il non apprezzare le opere che Dio aveva compiuto per gli uomini.
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