Friday, October 27, 2017

Sta passando il ciclone


Oggi e' stata una giornata triste,troppo triste dalle 10 di stamani a ora che sto scrivendo e mi accingo tra poco ad andare a letto verso le 20:30.Non sono riuscito ad andare a una festa,ad andare alle parole d'oro per stare un po' da solo.Non sono riuscito a fare nulla se non una passeggiatina nella vietta di fronte la chiesa che conduce al cimitero passando dietro la madonnina.Li ho trovato anche bruno ma non avevo voglia di parlare.Speriamo che domani passi ma non ci credo essendo esperto e' come un ciclone ora sono dentro il ciclone poi smettera' tra qualche giorno e ci sara' da raccogliere i cocci.Buonanotte a chi mi legge e a chi mi vuole bene.

La tristezza è un'emozione contraria alla gioia e alla felicità. Essa può essere provata in condizioni normali, durante la vita di tutti i giorni, oppure a causa di un evento particolarmente drammatico, come una perdita o un lutto.


Il momento della tristezza rappresenta l'incontro tra il desiderio e i suoi limiti propri. Non è l'esterno che in qualche modo delimita il desiderio, bensì questi limiti sono costitutivi del desiderio stesso. Accettare la propria limitatezza aiuta in qualche modo a superare la tristezza.

Questo sentimento è proprio soprattutto degli artisti, che cercano continuamente di superare sé stessi. Molti pittori, poeti, musicisti hanno prodotto le loro migliori opere in momenti di grande tristezza e malinconia . Come dicevo nel post precedente nei momenti di tristezza se ti isoli riesci a parlare con il tuo Io e a creare grandi cose.

La tristezza è un sentimento fisiologico se limitato ad occasioni circoscritte. Se questa situazione perdura per lunghi periodi si parla di depressione.

È il sentimento che si prova quando si perde una persona caraLa tristezza puo' nascere dal nulla essere intrinseca alla nostra personalita' viene in momenti dove nulla ti turba e ti rende infelice,anche quando le cose vanno tutte bene
La tristezza può essere anche portata dall'insoddisfazione.

Durante il medioevo la Chiesa aveva incluso nei Peccati Capitali anche la tristezza, in quanto questo sentimento indicava il non apprezzare le opere che Dio aveva compiuto per gli uomini.


La tristezza era fra i peccati capitali quando “l’eremita Evagrio e il suo discepolo Cassiano, sperduti nel deserto egiziano, avevano deciso che i peccati capitali fossero otto, poi nella seconda metà del VI secolo Gregorio Magno papa e padre della chiesa, pensò cristianamente che il numero sette fosse più consono alla fede, e tra l’ accidia (acedia) e la tristezza (tristizia) buttò via la prima, poi ricuperata definitivamente in sostituzione della seconda, nel XII secolo.

C'è anche da dire che, nel medioevo, la depressione era considerata malattia, che veniva curata con sanguisughe o altro, per eliminare l'eccesso di uno dei quattro umori che caratterizzavano, secondo gli "studiosi" di allora, l'uomo... in particolare, la tristezza era causata da un eccesso di bile nera... si trattava quindi di una malattia, più che di un peccato.

« Buongiorno tristezza, amica della mia malinconia...la strada la sai, facciamoci ancor oggi compagnia... » (Da Buongiorno Tristezza, portata al successo da Claudio Villa)

"Tristezza
per favore va via
tanto tu in casa mia
no, non entrerai mai

c'è tanta gente che ha bisogno di soffrire
e ogni giorno piange un pò
invece io voglio vivere e cantare
e devo dirti di no. . .

tristezza
per favore va via
non aver la mania
di abitare con me

ormai dipingerò di rosso la mia stanza
appena parti lo farò
al posto tuo ho già invitato la speranza
e finalmente vivrò."
(Tristezza di Ornella Vanoni)


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