Thursday, September 01, 2016

Lettera per te se vuoi capire


Non voglio portare rancore, perché non è un buon amico, per questo non lo voglio con me. Il rancore fa provare paura, ed è precisamente della paura che ho bisogno di liberarmi. Non significa che ho paura di te, ho solo paura di rivivere le mie sofferenze e di ricadere nello stesso errore.ll rancore porta alla vendetta e io non lo voglio fare anche se ricordo come una pugnalata al petto le tue battutine come "perche' io lavoro?" e quando poi mi girasti le spalle per L. ma poi anche lui ti ha fatto le scarpe....vedi come gira il mondo?e poi ti ritieni una persona onesta potremmo parlare di come mai li c'e' S. e non io ma faceva tutto parte del tuo piano macchiavellico.Peccato che poi cio' a cui non hai dato valore era quello che valeva.Pazienza!.Ora sono io che ti posso dire "ma perche' non lavori?" , io non lo devo piu' fare.La vita e' una ruota che gira e io so attendere.Per questo motivo, ho deciso che devo affrontarti, stare faccia a faccia con te e con tutto ciò che tu significhi; che tu sia nella mia mente oppure no, devo farmi valere. Se combatto questa paura, finalmente potrò combattere anche tutte le altre.E mi fidavo di te, sai? In realtà non volevo niente di straordinario e, se lo avessi saputo, non ti avrei permesso di ferirmi. Non dimenticherò mai questo dolore insopportabile, né tutto quello che mi hai insegnato. In fondo, posso ringraziarti per qualcosa.Ho imparato che non possiamo dare a qualcuno qualcosa che non vuole. Ti sei concesso il lusso di farmelo capire molto chiaramente; e mi hai fatto anche capire che è molto importante sapere quando qualcosa nella tua vita va male e ti sta consumando.Come disse qualcuno una volta, il vero odio è il disinteresse e l’omicidio perfetto è la dimenticanza. Non voglio lanciare una pietra in alto, perché so che poi cadrà sulla mia testa. Non mi renderebbe felice, aggiungerebbe solo miseria alla mia vita senza senso.Dicono che sanguinare non faccia male, che è piacevole, come dissolversi nell’aria o respirare profondamente. Vale lo stesso con il dolore dell’anima, in qualche modo ti anestetizza e ti rende incapace di capire ciò che ti sta succedendo, finché non è troppo tardi.Forse mentre scrivo queste parole scorrono sul mio viso lacrime di sangue e di puro dolore/odio, ma sto riprendendo il comando su me stesso e sto girando il timone, perché è arrivato il tempo di andare avanti e superare quello che mi hai fatto.Voglio dirti che scrivo questa lettera perché dietro queste parole coraggiose esiste un’enorme tristezza, un’infinita umiliazione e una lieve illusione. Sento che sto camminando su un vulcano mentre la mia vita non e' piu' appesa a un filo. Sto camminando con addosso il peso di quello che tu hai fatto alla mia anima.Sono giunto alla conclusione che riflettere su di te è il più grande atto di amor proprio che posso fare verso me stesso. Oggi posso finalmente dire che mi hai fatto un favore, perché ora più che mai amo me stesso e so che non voglio trasformare il mio corpo nella tomba della mia anima. So che posso affrontare tutto ciò che ho dentro. Non bisogna avere paura di vivere, bisogna solo imparare di nuovo a farlo.Ho bisogno di poco per stare bene e per questo devo liberarmi di tutto questo dolore. Tutte le esperienze dolorose lasciano dentro di noi un seme che crescerà e ci farà sentire liberi.

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