Friday, March 04, 2016

il silenzio


Il silenzio è uno spazio fondamentale per non perdere il senso della vita visto che siamo travolti dal rumore e da oceani di parole vuote e banali. Immergersi nella natura, riflettere sul significato della nostra esistenza, ascoltare buona musica e modificare il nostro rapporto con gli animali può aiutarci a riacquistare quell’armonia con l’universo che, con il passare del tempo, abbiamo perso.Ma il silenzio cela anche la nostra ipocresia nei confronti degli altri.E' facile pretendere quando si vorrebbe che gli altri non stessero zitti e compiano azioni di carita'/comprensione/apprezzamento nei nostri confronti.E poi quando tocca a noi cosa facciamo?"il silenzio",perche' molte volte dare giustificazioni puo' essere imbarazzante e quindi e' meglio tacere.Una volta i luoghi di sofferenza erano messi tutti in collina isolati dalla massa (ad esempio i manicomi) perche' vedere certe realta' puo' creare disagio o poi magari ci si vede costretti per non passare male ad aiutare,cosa che pretendiamo noi se si fosse in certe situazioni. Ma la carita' e il sostegno si trovano molto spesso in estranei,volonatari,persone che lo fanno per lavoro e sono sicuramente piu' di conforto di certi parenti o simili ipocriti che non si vogliono "sporcare le mani".Renderemo pan per focaccia

A Te caduto su queste montagne, piegato dal bagliore del fuoco
a Te che, combattendo ovunque Ti è stato ordinato, hai perso persino la tua Identità
a Te che, partito con l'angoscia nel cuore, tra i Tuoi non hai più fatto ritorno
a Te che, tornato dopo lungo penare, dalle macerie fumanti ci hai tratto il futuro
a Te che, cercando pane nell'arida terra, hai raccolto morte e mutilazione
a Te, che, colma la valigia di speranza, hai bussato a porte lontane per nutrire il nostro avvenire
a Te che mai hai sottratto al dovere il tuo cuore servitore fedele dello Stato
a Te che volendo conquistare la Vita, nel lavoro hai trovato la morte
a Te che, balzando incontro al tuo domani, per strada troppo presto sei stato reciso
a Te che con dignità e forza resisti a colpi troppo duri della Vita
a Te che, passeggiando in silenzio quassù, saprai cogliere un seme di Perdono e di Pace
a Te infine, e a Chi, senza clamore, umile e generoso, continuamente doni senz'altro chiedere che il raggio di un sorriso.

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