Monday, February 29, 2016

La ricerca : del silenzio

Ho voglia di ritrovare il silenzio sia questo dovuto dal passeggiare in un bosco isolato o in un cimitero in collina o comunque isolato o sentire il tiepido suono di un torrente che scorre e tutto intorno il silenzio.
E' sempre piu' difficile trovare persone che sanno comprendere questi benefici che la natura ci da,si deve vivere immersi nel caos nel frastuono creato dalla massa.Ma io francamente mi trovo molto piu' volentieri a stare controcorrente dalla massa.Chi apprezza certi valori come me mi segua o si faccia seguire perche' il notro modo di vedere e' anche piu' bello se condiviso(Daniele Orsi 29/2/16)


L’uomo ha sempre sentito l’esigenza di raccogliersi in se stesso e godere di momenti più o meno lunghi e intensi di silenzio.
Ritagliarsi degli spazi in cui poter restare soli con se stessi estraniandosi dalla dipendenza al rumore, alle parole e alle attività quotidiane è oggi un atto rivoluzionario, bersagliati come siamo da rumori molesti che giungono da ogni parte: suonerie del cellulare, televisioni costantemente accese, avvisi di messaggi, clacson…Ritagliarci degli spazi per poter ascoltare tutto ciò che questo sistema ci ha violentemente sottratto.Evitiamo accuratamente le persone che tendono a sovrastare con la voce gli altri. Non so se vi è mai capitato, ma ultimamente molta gente, nel momento stesso in cui inizi un discorso, t’interrompe subito senza lasciarti finire e continua a parlare. Subentra subito un’altra persona che interrompe la precedente e così via: un interminabile sovrapporsi di voci senza che nessuno ascolti l’altro.Il silenzio ci aiuta a dar forma ai nostri pensieri e a poterli trasmettere agli altri in modo sublime.
Scrivere, pratica ormai in disuso, sommersi come siamo dalla necessità di compiere molte azioni in fretta, ci aiuta molto in questo lavoro, certamente non facile, che possiamo compiere dentro di noi.
Ascoltare il suono meraviglioso della natura è diventato quasi un lusso, ma non smettiamo di cercarlo.La disubbidienza a tale sistema comincia da piccoli gesti quotidiani. Abbiamo perso la gioia di goderci con tranquillità un paesaggio? Cerchiamo di capire le ragioni di questa fondamentale mancanza e corriamo immediatamente ai ripari.
Il silenzio ci aiuta a ritirarci per un po’ da certe pulsioni interiori negative provocate da quello che le persone si aspettano da noi e da una malsana dipendenza dalle parole che difficilmente ormai vengono sussurrate; si grida spesso come se ciò servisse a dar forza al messaggio che vogliamo inviare.

«Sempre, ma più che mai questa volta ritrovarmi davanti e in mezzo alle mie colline mi sommuove nel profondo». È Cesare Pavese che parla in una lettera a Fernanda Pivano della sua terra ritrovata. «Rivedere perciò questi alberi, viti, sentieri, mi dischiude una straordinaria potenza fantastica. Come se mi nascesse ora l’immagine assoluta di queste cose, come se fossi un bambino».

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