Monday, December 26, 2016

Dopo Natale


Il Natale e' passato, le strade vicino casa mia sono piene di luci colorate e le vetrine dei negozi sono addobbati con fiocchi. La gente è più allegra, mi sorride, c’è proprio aria di festa…… Ma allora perché sono triste? Puntualmente all’avvicinarsi del Natale mi faccio prendere dall’ansia e dall’angoscia e sono più stressato!
Sento di avere un vero e proprio malessere che fortunatamente scompare qualche giorno dopo le festività.
Perché emergono sentimenti o emozioni apparentemente poco in linea con la ricorrenza del Natale?
Cosa c’è che non va nel Natale? Perché proprio durante le feste?
La mia voglia di isolarmi in qualche boschetto con un mezzo toscano e ritirarmi a riflettere aumenta diventa una maggiore lotta contro la depressione.Bellissimo sfruttando anche la stagione e' il bosco,la radura dopo la pioggia quando emana i suoi odori,ho una vietta in salita che porta a una cava dove sui bordi della strada cresce la borraccina troppo bello quell'odore prima e dopo la pioggia...........
Ecco questo è quello che sta succedendo a tante persone in questo periodo, che gli esperti chiamano depressione natalizia.
E come sempre accade nella storia dell’uomo, ogni malessere affonda le sue radici in eventi del passato tristi, traumatici, dolorosi che a suo tempo non è stato possibile elaborare e che tendono quindi a riproporsi credo che l'origine del mio malessere,porto il mio esempio per capire,sia la mancanza delle persone a cui volevo bene che se ne sono andate.
Fattore induttivo esogeno incompatibile.
Il Natale porta con sé un’alterazione dei regolari ritmi di vita, che ci espone a stimoli insoliti: c’è una sorta di costrizione alla felicità a ogni costo, sembra che a Natale si debba per forza essere allegri e gioiosi.Cosa che io sono tutti i giorni ma vedere negli altri lo "sforzo" mi indispone un po'.
Ecco, felicità a tutti i costi e non perché hai vinto la lotteria o magari perché hai riconquistato il tuo ex.
Pertanto una felicità autoindotta per fattori esogeni incompatibili con le tue emozioni inconsce.
 I sintomi della depressione natalizia. Come si trasduce l’incompatibilità inconscia con la felicità?
Subentra il senso di colpa per la mancanza di gioia perché ci si sente inadeguati rispetto alle nostre aspettative e a quelle degli altri.E qui faccio non un mia culpa ma un culpa di altri che volendo seguire quello che dice la massa si vogliono divertire in modi convenzionali e non aprono la loro mente alle mie teorie che ho scoperto proprio oggi non sono solo le mie.
Per l’inconscio non esiste il Natale o magari la Pasqua, esistono solo gli eventi da noi stessi introiettati.
Poiché il disagio parte dall’inconscio, il conscio si ritrova a estrinsecare dei malesseri che in apparenza sembrano incompatibili con l’ambiente esterno.
I fattori esterni, cioè la gioia, l’allegria ecc, incompatibili con lo stato inconscio implodono in alcune sintomatologie
  • Mal di testa
  • Incapacità a dormire o dormire troppo
  • Cambiamenti nell’appetito causati da perdita o aumento di peso
  • Agitazione o ansia
  • Senso di colpa eccessivo o inappropriato
  • Diminuzione della capacità a pensare chiaramente o a concentrarsi
  • Diminuzione dell’interesse in attività che normalmente portano piacere come: cibo, sesso, lavoro, amici, hobby e divertimenti.
  • depressione,ansia,attacchi di panico e fattori simili
Quali sono i fattori che possono introiettare la depressione natalizia?
  • Obbligo e difficoltà a stare con la famiglia
  • Aumento dello stress a causa dei regali
  • Aspettative non realizzate visto che a fine anno è inevitabile un bilancio
  • Vulnerabilità biologica alla stagione e alla scarsa irradiazione solare
  • Ricordi spiacevoli che coincidono con il periodo natalizio
  • Pressione sociale per i consumi eccessivi
  • Cambio della dieta
  • Cambiamenti nella routine quotidiana
  • Maggiore consumo di denaro
Gli eventi purtroppo segnano la nostra vita: possono essere positivi o purtroppo invalidanti.
Non diamo la colpa al Natale e alla felicità che essa trasuda. Lo so non siete voi che vi imponete di essere tristi, ma è il vostro inconscio che ve lo prescrive. All'inconscio se non si ha un po' di allenamento non si riesce a comandare o per lo meno a controllarlo minimamente.Allora avete deciso di arrendervi?
Occuparsi del proprio disagio è importante oltre che utile. Se si vive un momento difficile non ci si può costringere a far finta di nulla, ostentando una felicità e una serenità fittizia.
Dedicarsi del tempo per comprendere e per esprimere il proprio malessere può essere il primo passo per il proprio benessere.
Qualche consiglio? Possono essere tanti ma l’unico, quello giusto è dentro di voi e nella capacità di voler reagire ad ogni costo.
E non dimenticate un piccolo “regalo” da donare solo a se stessi: qualcosa di speciale e desiderato che possa rappresentare un momento di attenzione e affetto verso di sé.

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