Saturday, July 29, 2006

un periodo un po' cosi....


Sta facendo davvero troppo caldo pare di essere sotto quel capannone dov'ero nel 2003 l'unica consolazione e' il fresco la sera o del mare o della montagna.Purtroppo ha naufragato anche l'opportunita' di andare a vivvere da solo per ovvi motivi...Vabbe' rimandero' di altri 3 anni...certo che mi secca parecchio....
Per tutto il resto adesso ci vorrebbe per lo meno una consolazione un lavoro e finalizzare anche un rapporto con qualche amica mi sento un po' solo specie in questi giorni...ci sono 100 persone che parlano bene di me , solo che sento di piu le 3 persone che parlano male che non le 100 che lo fanno parlando bene Ieri sera ero a una festa a Borgo a Mozzano m'ha fatto piacere gente non rivista da un po di anni che mi dicono che mi hanno rivisto che si rendono disponibili per certe cose...bene bene......pero' non so perche' sono un po triste/malinconico.......quasi sofferente......
Sto pure continuando ad andare avanti a insalatine pomodorini e cose cosi'....

-Una volpe affamata vide dei grappoli d’uva che pendevano da un pergolato, e tentò di afferrarli. Ma non ci riuscì. "Robaccia acerba!" disse allora tra sé e sé; e se ne andò. Così, anche fra gli uomini, c’è chi, non riuscendo per incapacità a raggiungere il suo intento, ne dà la colpa alle circostanze.
Esopo, XXXII; Fedro, IV, 3.
Perché nessuno voglia gloriarsi dei beni altrui e viva piuttosto secondo il proprio modo naturale di essere, Esopo ci ha tramandato questo esempio. Gonfio di vuota superbia, un corvo raccolse le penne che erano cadute al pavone e se ne ornò tutto: quindi, disprezzando i suoi, si aggregò alla magnifica brigata dei pavoni. Ed ecco: questi strappano le penne allo sfrontato uccello e lo cacciano a beccate. Conciato per le feste, il corvo si accinse a tornare, rammaricato, fra la sua gente; ma da queste respinto ebbe a patire un amaro rimprovero. Allora uno di quelli che egli prima aveva guardato dall’alto in basso: "Se ti fossi accontentato delle nostre dimore e accettato ciò che la natura ti aveva dato, non avresti patito quell’affronto, né la tua mala sorte proverebbe ora questo rifiuto".
Fedro, I, 3.


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