Monday, February 08, 2010

presenze nel bosco

Passando come ieri sull'imbrunire da un bosco per raggiungere una fonte e sentire rumori "molesti" o passi o chisa' che cosa fa parte della suggestione e del ritornare in mente delle varie credenze popolari...che fanno fantasticare e avere magari per un momento un piacevole brivido di paura che fa pensare a qualche buffa presenza che poi sai non esiste ma il solo divagare con la mente rilassa e concede un "distacco" da quelli che possono essere pensieri e perplessita'.
Mi tornava in mente il pensare di un mio amico che dice spesso che nel bosco ci sono gli elfi...eh simpatico e mi farebbe quasi piacere incontrarne uno...ma in realta' non ne esistono.,Non so come mai mi torna in mente i personaggi di un videogioco di tanti anni fa...Goblins2.......
Presa l'acqua torno verso l'auto ma non vedo nulla e nessuno purtroppo.....
Devo capire bene se mi sarei aspettato di trovare un elfo o un troll non so bene comunque mi immagino un essere piccolino su 1/2 metro con un cappelletto e canterino.......o che magari tenta di mordere

« [...] in quell'ora si destarono i Figli della Terra, i Primogeniti d'Ilúvatar. Presso il lago illuminato dalle stelle di Cuiviénen, L'Acqua del Risveglio, essi si levarono dal sonno d'Ilúvatar; e, mentre se ne stavano ancora silenziosi presso Cuiviénen, i loro occhi videro per prima cosa le stelle del cielo. »

(J.R.R. Tolkien - Il Silmarillion)


Gli Elfi sono una delle razze che appaiono nelle opere di John Ronald Reuel Tolkien. La loro complessa storia è descritta per intero solo ne Il Silmarillion ed è menzionata in parte anche ne Il Signore degli Anelli. Gli Elfi furono i primi abitanti della Terra di Mezzo in grado di parlare. A volte sono chiamati i Primogeniti o i Figli Maggiori (in contrasto con gli Uomini, il Secondo Popolo). Gli Elfi chiamano se stessi Quendi (cioè "coloro che parlano con voci"), in onore del fatto che, quando vennero creati erano gli unici in grado di parlare. Oromë fu il primo che li chiamò Eldar (ovvero "Popolo delle stelle") perché si risvegliarono sotto le stelle, ma il nome è generalmente considerato escludente gli Avari. La razza Elfica, nel mondo di Tolkien, è considerata una razza che tende a studiare le arti e le scienze.

Si dividono sostanzialmente in tre stirpi: Vanyar, Noldor e Teleri. I Vanyar eccellono nel canto, nella poesia e nell' epica. Sono i più simili agli dei in quanto a nobiltà d' animo, bellezza e potere, risiedono soprattutto nella città di Valimar. In un certo senso costituiscono una sorta di casata reale degli elfi, e a loro si rivolgono tutti gli altri per ricevere saggi consigli. Sono la stirpe elfica più cara a Manwe e Varda, dai quali i Vanyar hanno appreso la maggiorparte delle loro conoscenze.

I Noldor risiedono a Tirion e Formenos, sono i più amati da Aulë e sono gli elfi con maggiori abilità e conoscenze. Possessori di una scienza vasta e profonda, sono quelli con maggiori capacità intellettive e manuali; molto nobili e affascinanti, sono particolarmente orgogliosi delle loro opere, bramano una sempre maggiore conoscenza e non si fermano dinanzi a nulla per ottenere ciò che vogliono; spesso questa cieca determinazione li ha portati allo sbando. Eccellono nelle arti figurative, cioè pittura, scultura e architettura, sono anche abili ingegneri ed esperti di scienza metallurgica; sanno lavorare quasi al pari di Aule tutti i metalli e amano soprattutto la raffinatura delle gemme: le loro opere di gioielleria hanno un valore incommensurabile. Sono anche stati i primi a creare un linguaggio scritto.

I Teleri risiedono sulle coste di Eldamar, nella Tirion marittima e su Tol Eressea, l' Isola Solitaria. Sono i più cari a Ulmo, che li ha istruiti sommamente sulla musica, che è l' arte dove più di tutti gli elfi mostrano le proprie capacità. Adorano il mare e risiedono, se possibile, sempre in prossimità di esso, perché quando lo scorgono per la prima volta non riescono più a smettere di amarlo. Sono anche abili costruttori di navi e navigatori, amano visitare luoghi lontani dove natura e mare creano paesaggi incantevoli. Tra le stirpi elfiche sono quelli più buoni e gentili, anche se forse i meno saggi, ciononostante sono gli elfi che mostrano maggiore prudenza in caso di pericolo.

Facenti parte dei Teleri vi sono altri sottogruppi, come i Nandor, che si sono trovati in tempi remoti lontano dai loro parenti valinoreani e si sono poi mescolati con gli Elfi Avari, che non desideravano dimorare nelle Terre Benedette. Riguardo a questo gruppo c'è da dire che pian piano cominciarono a dimorare nei boschi, trasformandosi in Elfi silvani. Sono i più simili agli uomini, in un certo modo, poiché non eccellono in nessuna arte o scienza in particolare, ciononostante come i loro parenti mostrano quella gentilezza e nobiltà d' animo tipica degli Elfi. Certamente sono i più pericolosi, dato che spesso si sono trovati ad affrontare esseri malvagi; sono validissimi combattenti, usano strategie furtive ma elaborate. Sono gli elfi che di più amano la Terra di Mezzo, dimorano nei boschi o nelle vallate nei pressi dei fiumi, sono molto attaccatti alla loro terra e sono anche quelli in rapporti più cordiali e sinceri con gli uomini.

Il gioco Goblins 2 per chi se lo ricorda.......

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