Wednesday, September 17, 2008

Il nome Anton Gustavsoon non vi dirà nulla e forse nemmeno Anton Maiden, ma questo giovanotto, proveniente dalla campagna Svedese, nel 1999 e 2000 divenne un vero caso mediatico per le sue reinterpretazioni dei classici degli Iron Maiden, cantati su scarne basi MIDI. Bhè cantare non è proprio il termine più adeguato, direi piuttosto emettere rumori fastidiosi a discapito dell'ignaro ascoltatore. In effetti Anton è il corrispettivo scandinavo del mito italiano Joe Sandalo, ma oltre alla differenza di corporatura, al giovane vocalist svedese mancano completamente i toni alti, di cui il corpulento singer italiano è maestro indiscusso (se ancora non lo conoscete e se volete ridere di gusto visitate il suo Myspace, Stella polare è il mio pezzo preferito).

Il nerd vichingo, pur facendo letteralmente a pezzi le più celebri compisizioni della Vergine di Ferro, divenne l'idolo della do it Yourself culture e partecipò anche a trasmissioni televisive in Svezia diventando un vero fenomeno mediatico e convincendo la piccola etichetta Nihilism a pubblicare il disco in una edizione limitata di 2000 copie.

Purtroppo, nonostante il successo e la fama, il buon Anton cadde in una forte depressione e si suicidò nel 2003 a neanche 24 anni; oggi la sua memoria è tenuta viva dai numerosi fans nel web con diversi tributi e mettendo a disposizione la sua musica con il download gratuito delle sue canzoni, sempre scaricatissime. Non dimenticatevi di visitare il suo spazio Myspace dove potete ascoltare alcuni imprescindibili brani e rendere omaggio al mito.

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