guerra si o guerra no
da Repubblica:
"Vergognati, assassino guerrafondaio"
Bertinotti contestato all'università di Roma
La replica: "E' solo un'ala della sinistra estrema"
Casini: "Attacchi che dimostrano debolezza di pensiero"

Bertinotti contestato all'università di Roma"
L'ira del presidente della Camera. Slogan e striscioni contro l'impegno italiano nel conflitto afgano. Contro la decisione di Rifondazione di votare per il rifinanziamento della missione. Insulti a cui Bertinotti risponde secco: "Buffone sei tu se dici così. Chiedetemi scusa e non chiamatemi assassino". Per poi raggiungere, sempre seguito dai contestatori, l'Aula del convegno.
Slogan e striscioni. Un ingresso avvenuto mentre i contestatori innalzavano striscioni durissimi: "Bertinotti: un impegno concreto contro la guerra, spillette della pace per tutti!", "8 marzo, la Camera vota la guerra in Afghanistan: giorno inFausto". Ed ancora: "Dalla non violenza alla base di Vicenza", "Seminate i cadaveri, importate i papaveri. La vostra pace è in Afghanistan".
"La sinistra combatta le schegge". "Riteniamo legittimo e necessario contestare la presenza di un esponente di chi partecipa alla guerra globale e permanente e di chi, ex segretario del Partito della Rifondazione Comunista, aveva fatto della nonviolenza la propria bandiera" dicono i collettivi universitari. Ma Bertinotti minimizza la contestazione, la circoscrive "ad un'ala della sinistra estrema, che rifiuta la non violenza" e spiega: "Per le forze pacifiste di sinistra si pone un problema: non c'è solo il terreno della lotta culturale contro il moderatismo, ma anche contro quelle schegge dell'estrema sinistra che rifiutano la politica e la non violenza''. In quest'ambito va fatta una ''battaglia culturale in pieno rispetto ma molto ferma. La rivoluzione non è un pranzo di gala, ma neppure la politica. Bisogna tentare di capire le verità di chi contesta anche se le forme sono considerate molto sbagliate".
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